E la teoria dei bottoni…

Ci hanno sempre insegnato a tenere le cose. E ci hanno sempre insegnato a rifiutare l’idea di poter lasciare andare le persone, le cose, il tempo. Perché farlo avrebbe significato una sola cosa: mostrare le proprie debolezze e l’incapacità di sapere trattenere tutto.

Eppure il tempo ci ha insegnato una grande lezione: non sempre trattenere cose vecchie e distrutte fa ben, così come non fa bene tenere in vita amicizie e relazioni che all’elettroencefalogramma risulterebbero piatte. Con il passare del tempo, con le esperienze accumulate abbiamo capito che l’amicizia è come il filo di un bottone.  Così se il filo che lo tiene legato alla gonna si rompe, il bottone è destinato a cadere.

14721476_10211133608760567_3405098978661895169_nIn amicizia succede lo stesso, anche se i fili che la uniscono al cuore sono più complessi e cambiano in base alle affinità e alle situazioni della vita. L’amicizia, per fortuna, non è statica. Perché è capace di rinnovarsi e cambiare, e di avviare veri e propri adattamenti. Ma a volte succede che il cambiamento è tanto grande e negativo che il filo si spezza e il bottone va perso.

E come succede con le gonne, i pantaloni e le maglie il solo fatto di aver perso il bottone di un indumento che ci piaceva è un momento triste e il ricordo diventa un momento nostalgico. La prova del nostro cambiamento. Poi con il tempo riusciamo a farcene una ragione e capire che in fondo si trattava di un bottone vecchio e consumato. Lo stesso accade nelle relazioni “stanche”, le amicizie e le storie d’amore che per diverse motivazioni finiscono per consumare il filo.

14670701_10211110405340496_8785724744907998375_nE con il tempo impariamo a capire che la distanza, tanto fisica, quanto mentale e sentimentale, non è la “responsabile” della fine di una relazione. Perché in fondo quando un’amicizia o una storia finiscono, succede perché una delle due parti ha dimenticato di prendersene cura. Piano piano si instilla la consapevolezza di guardare in direzioni diverse e di aver preso un bivio. I due cammini iniziano a dividersi e il rapporto inizia a cambiare. E quando l’idea di sostare a una determinata relazione fa nascere risentimento, l’unica via da percorrere è lasciare andare. Far cadere il bottone, perché il tempo di quel capo di abbigliamento è finito. E a nulla servirà rammendare e riattaccare i bottoni, perché finiranno sempre per cadere.

Forse per questo motivo dovremmo lasciare andare e dovremmo anche finire di cercare quello di cui non abbiamo bisogno.  E come mi ha detto un amico una volta “alcune persone devono andare via perché  altre possano rimanere accanto a te”. Dopo anni di distanza posso dire che aveva ragione, perché non c’è tempo migliore di quello passato con le persone che vivono senza drammi e senza traumi i cambiamenti cui la vita ci mette di fronte ogni minuto.

14568022_10210968576394861_4974863422964249374_nDovremmo farci trasportare dall’intuito e fare in modo che rimanga soltanto ciò che conta e che sparisca solo  quello che non ha più importanza e che non sta dando nulla. È quindi meglio mettere all’angolo le relazioni nate da un interesse, qualunque esso sia. Perché con il tempo sarà facile riconoscere chi veramente intende rimanere sulla nostra strada. Anche solo per incrociarla poche volte nella vita.

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