In giro per Siviglia, la capitale dell’Andalusia

Bella da mozzare il fiato, accogliente come la propria casa e nuova come una metropoli. È Siviglia, la prima città da visitare per la Lonely Planet. Perché la capitale dell’Andalusia ha perso le tipiche caratteristiche delle metropoli del Novecento, e ha lasciato spazio alla sua storia, alle biciclette e ai tram. E a una vita da condurre in slow motion.

Per questo motivo nel 2018 Siviglia è la città da visitare. Per “riposarsi” sulla sua storia, per rimanere incantati dalla sua bellezza, dalle sue maioliche e per vivere la sua movida notturna. Proprio nel 2018 il capoluogo dell’Andalusia ospiterà̀ la 31 edizione degli European Film Awards. In un anno molto particolare per Siviglia, dal momento che si cala in pieno nei festeggiamenti del 400 anniversario della nascita del pittore barocco sivigliano Bartolomé Esteban Murillo.

Ricca di storia e di magia, e patria delle contaminazioni tra cultura cristiana e araba, Siviglia permette di unire l’amore per la storia e per l’arte, con la passione per la cucina e per il divertimento. Perché è possibile passeggiare nell’intreccio di vie della parte vecchia, salire in cima alla Torre Giralda, ammirare il panorama dal fiume Guadalquivir e osservare i luoghi del Trono di spade.

La prima tappa è senza dubbio la cattedrale de Santa Maria. Si tratta del più imponente monumento del cristianesimo, dopo la Basilica di San Pietro ovviamente. Nata dove si ergeva la Moschea Mayor, abbattuta nel XV secolo, è caratterizzata da  5 navate interne in stile gotico, e da due cappelle: la Cappella Reale e la Cappella Maggiore. La prima è sovrastata da una cupola rinascimentale, la seconda custodisce dipinti che ritraggono scene della vita di Cristo e della Vergine.

Una volta entrati nella cattedrale non potete dimenticare la Giralda, ovvero la torre campanaria. Alta 96 metri, la torre acquisisce il nome dalla statua della Fede, detta Giraldillo. Una statua che gira su sé  stessa in base alla direzione del vento.

Tuttavia l’attrazione più famosa di Siviglia e Plaza de Espana, la piazza che, inaugurata nel 1929, è stata la location per diverse produzioni cinematografiche. Questo grazie alle ceramiche, ai marmi colorati e ai mattoni rossi che compongono la piazza a emiciclo. Proprio la forma semicircolare richiama l’abbraccio della Spagna alle sue nuove colonie, mentre le 58 panchine rappresentano le province spagnole. Il Palacio Español al suo interno, imponente e fiero, è l’emblema del prestigio della potenza mondiale spagnola. Mentre l’intera piazza guarda verso il fiume, così da richiamare il sogno spagnolo di seguire la rotta per raggiungere l’America.

Se Plaza de Espana richiama la grandezza spagnola,  il Real Alcazar fa “sprofondare” il visitatore in un’epca lontana. Le stanze interne, ricche di decorazioni e arazzi, sono la testimonianza della storia cittadina, grazie all’ampliamento della struttura.

La costruzione è iniziata nel 300 e nel corso dei secoli ha restituito la vera atmosfera della città: la mescolanza delle tradizioni occidentali e della cultura orientale. Elemento inoltre ripreso nell’architettura mudejar. La struttura, rimodellata dai vari governati, è stata ampliata più volte fino a oggi. È ancora adesso uno dei palazzi più antichi del mondo in uso dal Re. E se visitare questo palazzo è concesso solamente in determinati orari, una volta iniziata la visita sarà difficile uscire dal palazzo.

All’uscita dall’Alcazar è possibile accedere ai giardini, immensi e completamente immersi nel silenzio. Questi sono decorati con fontane, statue e giardini formali dove è anche possibile trovare los Baños de Doña Maria de Padilla all’interno di una grotta realizzata successivamente per decorare il patio.

Non dimenticate di visitare Casa de Pilato, la struttura che, costruita nel XV secolo, è stata fortemente voluta da Don Fadrique. Secondo la leggenda, Fadrique si sarebbe accorto che la distanza tra la sua abitazione e la chiesa più vicina era uguale a quella tra la residenza di Ponzio Pilato e il luogo in cui Gesù è stato messo in croce. Per questo motivo ha fatto inserire la propria abitazione nel percorso della via crucis. Casa de Pilato diventa quindi la stazione del processo di Gesù.  La facciata e l’interno del palazzo presentano un mix di stili: da quello rinascimentale al gotico fino a quello mudéjar. Non può mancare la visita al giardino.

Una volta arrivati a Siviglia non dimenticate di vedere almeno uno spettacolo di Flamenco. Il flamenco è nato nel ‘700: prima è stato praticato in maniera clandestina poi, con Carlo III, è uscito allo scoperto e si è diffuso. Siviglia è la sua patria, dunque meglio non perdersi la magia della musica e dei balli. Oltre al Museo del Flamenco dove potrete osservare oggetti e disegni sulla danza tradizionale dei gitani della Spagna del Sud, potete  andare alla Carboneria. È un locale storico con bar, tavoli e palco per il flamenco. La carboneria si trova vicino la chiesa Santa Cruz a Calle Levis 18 e l’ingresso è completamente gratuito.

Perdetevi tra le strette vie nel Barrio de San Bartolomé e lasciatevi emozionare dallo stile barocco, gotico e rinascimentale. Il quartiere, che parte dalla Chiesa di Santa Maria la Blanca e si estende fino alla Chiesa de Santa Magdalena, è un labirinto di viuzze e stradine strette, contornato da case basse. È il luogo ideale per chi cerca silenzio e autenticità.

Fate ovviamente una mini crociera sul Guadalquivir, il fiume che attraversa la città e sulle cui sponde sorge la Torre dell’Oro e Calle Betis, appartenente al quartiere di Triana. Facendo la crociera potrete rilassarvi e godervi il panorama. Se soffrite il panorama mangiate invece in uno dei tanti ristoranti sulle sponde del fiume.

Fate un salto nel quartiere abbandonato dell’Expo. Tra l’erba alta troverete i vecchi edifici utilizzati per l’edizione del 1992, quando più di 41 milioni di visitatori hanno varcato le porte dell’esposizione mondiale. La zona scelta è stata l’isola della Cartuja, ovvero la parte a ovest della darsena del Guadalquivir e a nord del quartiere di Triana.

E lasciatevi tentate dal cibo. Sedetevi a sorseggiare sangria o birra e assaggiate le famose tapas. Le zone migliori in cui mangiare vere e proprie prelibatezze si trovano a Triana e La Macarena. Ricca anche l’offerta di dolci, tra cui le torrijas, i borrachuelos e gli alfajores.

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