Piani di Artavaggio, sentiero in Valsassina fino al rifugio Nicola

Sono una famosa località montana in Valsassina i Piani di Artavaggio. L’altopiano, molto frequentato in tutte le stagioni, offre diversi svaghi, come percorsi di escursionismo tanto nella stagione estiva, quanto in quella invernale.

COME ARRIVARE

Raggiungibile sia a piedi che con una funivia da Moggio, la località è una famosa meta sciistica che offre piste alla portata di tutti e impianti di risalita.

Se intendete salire a piedi potete imboccare il sentiero 723 che si ricongiunge con il 724. Oppure potete usare la funivia che da Moggio sale fino ai piani, con il costo di 14 euro andata e ritorno potrete raggiungere la meta da dove partono diverse escursioni.

L’ESCURSIONE AL RIFUGIO NICOLA

Una volta arrivati in cima potete fare diverse escursioni, in due ore e 15 minuti si raggiungono i Piani di Bobbio, oppure potete raggiungere il rifugio Nicola che, posto ai piedi del Monte Sodadura, sovrasta i piani con la sua forma a piramide.

La camminata è semplice e adatta a tutti, biciclette comprese. Infatti la strada è una ciclopedonale che in 40 minuti, comprese soste, vi porterà al rifugio dove potrete mangiare i famosi pizzoccheri o bere semplicemente una birra.

Nel periodo estivo, nonostante i duemila metri di altitudine, il caldo c’è. Ricordate di usare le creme per il sole, visto che farete un’escursione su un altopiano dove l’ombra è veramente poca.

Una volta usciti dall’impianto imboccate la strada sulla quale si affacciano il rifugio Sassi Castelli e il rifugio Baita della Luna. Proseguite fino all’ormai chiuso albergo Sciatori sul quale si “sporge” la chiesa dedicata a Maria Santissima Madre della Chiesa.

Proseguite lungo la ciclopedonale che porta tanto al rifugio Nicola, quanto al Cazzaniga Merlini. Dopo una piacevole camminata che vi permetterà di ammirare la valle arriverete al rifugio la cui forma piramidale richiama il monte Sodadura.

Dalla terrazza della struttura il vostro sguardo potrà spaziare sul monte, sul Resegone, sulle Grigne e sullo Zuccone Campelli, fino al piccolo lago artificiale che potete raggiungere una volta ritornati a valle. Il rifugio sembra voler abbracciare l’intera Pianura Padana, fino alle cime degli Appennini, del Piemonte e della Val d’ Aosta sullo sfondo.