È meta di pellegrinaggio di fedeli ai culti di Celtismo, della Wicca e di altri culti neopagani Stonehenge. Il sito neolitico che si trova vicino ad Amesbury nello Wiltshire, a circa 13 chilometri a nord-ovest di Salisbury, richiama infatti centinaia di visitatori.
Sì, perché l’area diventata patrimonio Unesco nel 1986 racchiude tra i suoi monoliti storie e leggende. Come quelle relative alla sua costruzione e al suo utilizzo.

Come quelle relative alla sua costruzione e al suo utilizzo.
Stonehenge è indissolubilmente associato alla leggenda di re Artù. Tradizione vuole che il mago Merlino abbia chiesto e ottenuto la rimozione delle pietre dall’Irlanda dove il sito era stato costruito sul monte Killaraus, da Giganti che portarono le pietre dall’Africa. Dopo essere stato ricostruito vicino ad Amesbury, la leggenda narra che, prima Uther Pendragon e poi Costantino III di Britannia siano stati seppelliti all’interno del cerchio di pietre.
Tra le ipotesi avanzate dagli studiosi spiccano la tesi di tempio dedicato al culto del sole e di antico osservatorio astronomico, ipotesi suffragata anche dall’astronomo Hawkins, per il quale la disposizione delle pietre del sito sarebbe in corrispondenza dei punti di solstizio ed equinozio.

Tuttavia oggi solo poche pietre si trovano nella posizione originaria. A partire dagli anni Settanta sono stati avviati lavori di ristrutturazione che hanno alterato la posizione delle pietre.
Inoltre, secondo gli studiosi il terrapieno e il fossato potrebbero essere stati costruiti intorno al 3100 avanti Cristo, mentre il sito sarebbe stato eretto tra il 2500 e il 2000 avanti Cristo. Tuttavia i resti scoperti nei pressi della zona indicano che l’area sarebbe stata abitata già nell’8000 avanti Cristo.

Cosa vedere a Stonehenge
Nonostante la parte più famosa del sito siano i cerchi di pietra, a Stonehenge si trovano anche altre esposizioni e musei. La visita inizia al centro visitatori dove si trova un museo che ospita un’esposizione di circa 250 oggetti tra gioielli, ceramiche e utensili.
Nel museo si trova inoltre la ricostruzione di un volto di un uomo, che potrebbe aver vissuto nella zona più di 5.500 anni fa.
All’esterno del centro visitatori si trovano costruzioni di case neolitiche visitabili all’interno. Le case servono per far comprendere come vivessero gli abitanti della zona 4.500/5.000 anni fa.
Una volta terminata la visita del museo ci si può recare nel cuore del sito a piedi o con la navetta gratuita messa a disposizione dall’English Heritage, l’ente che gestisce il sito. Una volta arrivat* nei pressi delle pietre potrete percorrere un sentiero circolare che vi permetterà di avere una visione a 360 gradi.











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