Romantica? Forse. Vivace? Certamente. Piena di cultura? Assolutamente sì. È la bella e intramontabile Parigi, la ville lumiere, la città dei musei, delle mostre e degli innamorati. Lasciatevi trasportare dalla Senna e osservate la magia della cittadina che racchiude il caos della presa della Bastiglia, la vivacità della belle époque e la cultura del Novecento.
Il viaggio di oggi inizia da una zona che conosco bene: il Quartiere latino. Posto sulla riva destra della Senna, il quartiere è pieno di artisti e di studenti. La zona, nata tra il V e VI arrondissement, ha questo nome particolare dal momento che era molto frequentata da
studenti e accademici che parlavano latino.
Proprio qui sorgono diverse facoltà e proprio qui i prezzi dei Caffè e ristoranti sono “quasi” contenuti. La zona è un ricco contenitore di strade e stradine per lo shopping e di chiese, come Saint-Julien-Le-Pauvre e Saint Sevèrin, forse una delle più affascinanti di Parigi. Ma visitate anche la Chiesa di Saint-Etienne-du-Mont, all’angolo di Rue Clovis, dove sono conservate le spoglie di Sainte Geneviève e di due illustri personaggi del seicento francese, Pascal e Racine.
Proprio accanto alla chiesa di Saint Julien le Pauvre c’è Place René Viviani, la piccola piazza si trova l’albero più antico di Parigi e la fontana di Saint-Julien L’Hospitalier. Da questo punto potrete godere di un punto di vista diverso su Notre Dame.
Se amate vivere nel verde perdetevi nei Giardini del Lussemburgo, una piccola oasi verde del quartiere che sorge proprio vicino Saint-Germain-des-Prés. Potrete passare del tempo sulle classiche sedie di ferro, magari mangiando una baguette e sorseggiando del buon vino. O in alternativa potete usarle come sdraio da solarium.
Passate quindi del tempo a passeggiare tra le stradine, entrate nelle antiche boulangerie per assaggiare macaron, o quiche. Potrete quindi spingervi lungo Boulevard Saint-Germain e arrivare a Place Monge passando per Rue des Écoles, l’Hôtel de Cluny e il Jardin des Plantes, non trascurate le viuzze più nascoste oltre ai boulevard più conosciuti e lasciatevi sorprendere da negozietti, mercati e piccoli bistrot di quartiere.
Ovviamente fate un salto nella libreria vintage Shakespeare&Co, un vero “must” del quartiere. Anche se non siete grandi lettori, il suo fascino vi catturerà per la quantità di libri, per l’arredamento, e la particolarità di alcuni scaffali e i tanti oggetti d’epoca. Unica regola è non fotografare l’interno.
Se volete immergervi, ove possibile, nell’atmosfera bohémienne che ha caratterizzato la capitale francese, visitate il quartiere di Montparnasse. Sede di grandi autori e scrittori, come Ernest Hemingway che ha abitato a Parigi al numero 113 di rue Notre-Dame-des-Champ, la collina dei poeti e delle muse, è stata consacrata da luoghi come La Rouche “L’Alveare”. Situata al numero 52, rue Dantzing, la struttura è stata progettata da Gustave Eiffel in occasione dell’esposizione universale del 1900, il suo nome evoca la sua struttura poligonale e soprattutto l’intensa attività artistica che vi si svolgeva.
Sempre a Montparnasse vi hanno abitato Soutine, il pittore d’origine russa dai colori violenti, Chagall e la sua pittura poetica, Klee con i suoi disegni enigmatici hanno fatto di Montparnasse il centro della vita culturale parigina. I surrealisti Apollinaire e Breton, il fotografo geniale Man Ray, e Marcel Duchamp, si sono istallati in questo luogo di grande fermento.
Oggi la zona ha lasciato spazio a notturni, i ristoranti e i caffè, anche se l’atmosfera vintage regna sovrana. E questo accade anche grazie alla presenza di numerosi atelier e spazi artistici che richiamano alla mente la musica dei teati che hanno fatto la storia del quartiere: Gaité-Montparnasse, teatro di varietà Bobino
In nome della modernità potete visitare le attrazioni ultramoderne della zona: la Gare Montparnasse e la Tour Montparnasse, il secondo più alto grattacielo di Parigi, che permette di guardare la città con occhi divertiti. Il giro panoramico dell’edificio, infatti, vi darà l’occasione di godere di una vista impareggiabile su Parigi e di scorgere i più bei monumenti e quartieri della capitale francese. Se siete invece amanti della cultura dark fate un salto alle Catacombe di Parigi.
Tuttavia “non esiste un monumento che simboleggia meglio Parigi della Dama di Ferro”. Aveva ragione Maupassant, la Torre Eiffel è senza ombra di dubbio la vera attrazione della capitale francese. Scelta tra 107 progetti, è stata costruita dall’ingegnere Gustave Eiffel in occasione dell’Esposizione universale del 1889 e per celebrare quindi il centenario della rivoluzione francese del 1789. Due anni, 50 ingegneri, 135 lavoratori per assemblare i più di 18000 pezzi di ferro con l’aiuto di 2500000 chiodi. Sono questi i numeri della costruzione della dama di ferro alta 300 metri e poggiata su 4 pilastri massicci di calcestruzzo.
Inutile dire che la vista dalla cima è impareggiabile, così come è impareggiabile assistere a decine di proposte di matrimonio. Tuttavia la torre riuscirà a farvi immergere in un’atmosfera sognante anche a terra. Sì, perché durante le ore serali potrete assistere al gioco di luci della stessa torre. Il lato nord della Torre Eiffel affaccia sui giardini del Trocadero, in lontananza si vedono i moderni grattacieli del quartiere Défense e, spostando lo sguardo verso destra, persino l’Arco di Trionfo. A est, dal Museo Quai Branly è possibile seguire il corso del fiume e distinguere bene, tra le tante attrazioni, Pont Alexandre III, che appare nei pressi del Grand Palais, e la piramide del Louvre. In lontananza la collina di Montmartre con il Sacro Cuore.
A sud, alzando lo sguardo dai bellissimi Champs de Mars, spiccano la Torre Montparnasse e Les Invalides. Prestando attenzione è possibile scorgere in lontananza le due torri di Notre Dame. A ovest la vista si apre sulla Senna, quindi sul Pont de Bir Hakeim e sull’isolotto Allés de Cygnes su cui si trova una riproduzione della Statua della Libertà.
Punto di unione tra la Parigi bohémienne e quella classica è l’Île de la Cité che ospita cattedrale di Notre Dame. Alta e imponente, la chiesa sovrasta l’intera area con le sue statue e i famosi Gargoyles. La chiesa non è soltanto un esempio sontuoso di arte gotica, è letteralmente il centro di Parigi. Per importanza è paragonabile ad altre magnifiche cattedrali europee come il Duomo di Milano o la Cattedrale di St. Paul a Londra.
Costruita tra il 1163 e 1333, la cattedrale è stata restaurata dal 1845 al 1864 da Jean-Baptiste Lassus ed Eugene Viollet le Duc.
Una volta arrivati sull’altra sponda arrivate nel quartiere Marais. È il quartiere parigino che custodisce gioielli storici, artistici e bohème. Qui, sulla rive droite della Senna, è un continuo susseguirsi di hôtels particuliers, gallerie d’arte, boutique alla moda e cafè. Originariamente il quartiere era una palude, come suggerisce la parola francese, ma è stato bonificato e riqualificato dalla nobiltà parigina che aveva bisogno di maggiore spazio.
Ecco allora la nascita di uno dei quartieri più esclusivi di Parigi. Perché proprio all’interno dell’area compresa tra il III e il IV arrondissement sorgono piazze, residenze, corti e giardini. Il quartiere con il tempo è stato “occupato” dagli ebrei che qui hanno costruito case e negozi, ecco perché in giro per l’area troverete diversi negozi kosher. Ma troverete anche locali Lgbt. Marai è infatti molto frequentato dalla comunità gay parigina che tra discoteche, saune e bar Lgbt di gran tendenza, in questo quartiere ha i suoi locali più conosciuti e vive la sua nightlife più movimentata.
Cosa vedere? Intanto il cuore del Marais: la storica Place des Vosges. Fate una breve pausa in questa splendida piazza, dove si affaccia la Maison Musée de Victor Hugo, la casa dove l’autore dei “Miserabili” ha vissuto e scritto i suoi romanzi. Fate un salto in rue des Francs Bourgeois con i suoi hôtels particuliers e il Musée Carnavalet, un museo interessante e gratuito, pieno di arredi, stampe e oggetti d’epoca riguardanti la storia di Parigi.
Se non vi siete stancati del verde raggiungete Jardin Franc Bourgeois-Rosiers, una piccola area verde con panchine di legno tra rose e rampicanti. Se non riuscite a trovare l’ingresso, tranquilli, perché il giardino è un po’ nascosto. Per entrare dovrete accedere cortile della Maison de l’Europe. Al confine con il quartiere Marais si trova invece piazza Beaubourg, dove troverete il Centre Pompidou. Visitate questo piccolo centro di arte contemporanea, lasciatevi ammaliare dalla sua sorprendente architettura.
Se vi dirigete lungo la Senna e la percorrete vi troverete davanti al Louvre. E non solo. Perché qui a due passi troverete la vecchia stazione poi trasformata in museo: Orsay che accoglie tra le sue mura le opere degli artisti impressionisti.
Il museo du Louvre è una delle strutture più visitate al mondo, grazie anche alla presenza del numero di opere d’arte più belle e importanti del pianeta. Il nome deriva dal palazzo che lo ospita. E se originariamente era una fortezza, costruita alla fine del XII secolo durante il regno del re capetingio Filippo II, successivamente è stata una sede reale e governativa. Particolare è la piramide rovesciata che segna uno dei numerosi ingressi all’area, fortemente voluta dall’ex presidente Mitterand.
Al suo interno il Louvre ospita opere di stili ed epoche diverse, come la Gioconda e la Vergine delle Rocce di Leonardo da Vinci, le Nozze di Cana del Veronese, due Prigioni di Michelangelo Buonarroti, Bacchus et Ariane di Giambattista Pittoni, Amore e Psiche di Antonio Canova, Il giuramento degli Orazi di Jacques–Louis David, La zattera della Medusa di Théodore Géricault, La Libertà che guida il popolo di Eugène Delacroix, la Venere di Milo e la Nike di Samotracia, il Codice di Hammurabi. Mettete in conto di perdere almeno una giornata per vedere dal vivo le opere che più amate.
Dall’altra parte della Senna si trova invece il Musee d’Orsay. La struttura è famosa soprattutto per i quadri degli impressionisti (Claude Monet, Paul Cézanne, Édouard Manet, Pierre-Auguste Renoir, Edgar Degas, Alfred Sisley, Camille Pissarro, Berthe Morisot, Gustave Caillebotte) e post-impressionisti (Paul Gauguin, Vincent van Gogh), ma contiene anche opere che partono dalla seconda metà del XIX secolo (Eugène Antoine Durenne) e non espone esclusivamente dipinti, ma anche importanti lavori di architetti, scultori, fotografi e creatori d’arte decorativa ed industriale dal 1848 al 1914. Una galleria è interamente dedicata a Henri de Toulouse-Lautrec, un’altra a Gustave Courbet e ci sono anche sculture di Auguste Rodin. E a proposito di Rodin, non vi lasciate sfuggire la possibilità di visitare la sua casa museo: rue de Varenne, 77.
Se riuscite fate un salto anche al musée de l’Orangerie. Posto tra Place de la Concorde e la Senna, si trova nell’antica orangerie del Palazzo delle Tuileries. L’Orangerie è famosa per la presenza dei pannelli decorativi realizzati da Claude Monet. Parliamo cioè dei quadri raffiguranti le ninfee. Ma al suo interno potrete ammirare opere di Cezanne, Matisse, Modigliani e tanti altri.
Se amate le trasgressioni, non dovrete farvi sfuggire il quartiere dedito all’erotismo e alla dissolutezza. Parlo cioè di Pigalle. Ovviamente se dico Pigalle, dico anche Moulin Rouge, il famoso cabaret che ancora oggi offre spettacoli unici. Attorno Place Pigalle, per tutto il boulevard de Clichy e oltre, si concentrano i sexy shop e negozi dediti all’erotismo. Nella stessa zona, si trova il Museo dell’Erotismo, un luogo insolito e unico dedicato all’arte erotica in tutte le sue forme. Ma Pigalle è anche altro. Infatti, da non perdere assolutamente sono il Museo de la Vie Romantique, e il Museo Gustave-Moreau, una piccola casa-museo davvero suggestiva.
Ovviamente una volta arrivati nell’area settentrionale di Parigi dovete fare una lunga sosta a Montmartre, il quartiere simbolo della belle epoque. Per via degli artisti, dei locali, e della vita notturna che si respirava quotidianamente. L’obbligo in questa area di Parigi è uno solo: giare a piedi tra le stradine, i vicoli e le scalinate che conducono alla Butte (la collina), alla scoperta di profumi, sapori, note musicali e artisti di strada che riempiono di vita questo angolo della capitale.
Nonostante la gioia di vivere che ha sempre caratterizzato il quartiere, questo è uno dei più “giovani”. Sì. Perché è stato annesso alla Ville lumiere soltanto nel XIX secolo, quando la borghesia francese ha deciso di regalare un’area al popolo. Ma l’età dell’oro di Montmartre arriva a fine secolo, quando artisti e pittori bohemien si sono traferiti nella zona per meglio vivere gli eccessi della belle epoque.
Proprio Montmartre sono nati il cubismo e la pittura moderna e Picasso ha qui dipinto le celebri Damoiselles d’ Avignon. Ma lo srpito del quartiere si respira ancora oggi, grazie alle opere di Toulouse–Lautrec, Renoir e Utrillo. I loro dipinti si possono ammirare al Museo di Montmartre, un’antica casa del XVII secolo circondata da meravigliosi giardini, gli stessi giardini che Renoir ha scelto da dipingere per i suoi quadri in totale libertà. Fate un salto a vedere l’ex cabaret Au Lapin Agile, ancora oggi sulle pareti della casa è possibile vedere la lepre dipinta da Andre Gill che ha dato il nome al cabaret.
Non dimenticate il particolare Moulin de la Galette. Lo stesso mulino, l’unico dei due ancora in piedi, dipinto da Renoir in un celebre dipinto in cui viene mostrato il modo di divertirsi della Parigi impressionista. La struttura, un ex locale da ballo, è stato inoltre immortalalo da Utrillo e frequentato da grandi pittori come Van Gogh.
Tuttavia la vera e propria attrazione del quartiere rimane sempre la Basilica Le Sacré Coeur, chiamata anche “santa meringa” per via della sua originale costruzione. Il Sacro Cuore, ormai diventato uno dei simboli di Parigi, offre una vista straordinaria su tutta la capitale. Per godere a pieno della panoramica su Parigi vale la pena salire i 237 gradini che portano direttamente alla cupola oppure prendere la funicolare di Montmartre.
Una volta “abbandonato” il quartiere degli artisti, dirigetevi verso la Parigi costosa, quella degli Champs–Élysées. Il viale è la naturale prosecuzione di Rue de Rivoli, e corre per 1914 metri attraverso l’VIII arrondissement, nella parte nord-occidentale di Parigi, da Place de la Concorde a est, con il suo obelisco, a Place Charles de Gaulle (già Place de l’Étoile) a ovest, dove si trova l’Arco di trionfo, formando parte della linea dell’Asse storico.
Si tratta di una delle principali destinazioni turistiche di Parigi, dal momento che proprio qui si trova il cabaret Lido, ma anche per la presenza delle boutique di alta moda. La parte bassa degli Champs-Élysées è contornata da spazi verdi, come Place Marigny, e da edifici come il Teatro Marigny e il Palais de la découverte. Ovviamente vale la pena vedere l’Arco di trionfo, il monumento voluto da Napoleone Bonaparte per celebrare la vittoria nella battaglia di Austerlitz.