Milano da vedere, alla scoperta della Biblioteca degli alberi (Bam)

Più di 100 specie botaniche, per 500 alberi che formano 22 foreste circolari e 135.000 piante tra aromatiche, siepi, arbusti, bulbi, rampicanti, piante acquatiche ed erbacee. Un paradiso naturalistico in  34.000 metri quadrati di prato e 10.000 metri quadrati di prato fiorito. Il tutto condito da frasi poetiche e botaniche che scorrono lungo i sentieri e stanze verdi comunicanti.

È questo la Bam, Biblioteca degli alberi di Milano, la nuova area verde della cittadina ideata e nata per diventare un “giardino botanico contemporaneo”. Sì, perché nel cuore del quartiere avveniristico di Porta Nuova nasce il terzo parco più grande del centro di Milano, che rappresenta inoltre uno dei più grandi progetti di riqualificazione urbana in Europa.  Una sorta di terra di mezzo che collega  piazza Gae Aulenti, il quartiere Isola, via Melchiorre Gioia e la promenade delle Varesine.

Foto di Gabriele Mauro

Uno spazio che si era candidato per diventare un luogo di aggregazione e di cultura. Almeno prima dell’emergenza da Covid,  che ha cambiato i rapporti interpersonali e quindi la fruizione degli spazi pubblici. Niente assembramenti e distanziamento fisico, così da far nascere sul prato cerchi rossi in cui poter passare del tempo. Pochi anche i milanesi che hanno usufruito dell’area fitness.

Ma durante il periodo di confinamento, il Comune di Milano ha lanciato il programma online BAM@home, che ha permesso agli amenti della natura e ai cittadini di entrare virtualmente nell’area verde, così da immergersi nell’area verde con iniziative legate al mondo della natura e della cultura. La cultura è sempre stato un elemento fondamentale per l’area, tanto che nel 2019 ben 18mila persone hanno partecipato a 260 eventi gratuiti, ribattezzati BAMoments.

Nell’era della globalizzazione, il progetto ha deciso di connettere e collegare le aree della città metropolitana, come il quartiere Isola che per molti anni è stato diviso dal resto della città a causa della barriere formata dai binari e dai confini naturali delimitati dal Seveso e dalla Martesana.

La ricchezza botanica del Bam ha in qualche modo suggerito il nome che può contare di frasi botaniche e poetiche e spacci dedicati. Come l’area giochi per i bambini anche con disabilità; c’è lo spazio fitness con attrezzature ed è stata inoltre creata un’area relax che, arricchita da sedie in legno, permette ai milanesi di fermarsi per ascoltare musica e leggere un libro. Gli amanti della natura potranno passeggiare tra gli orti didattici e i campi aromatici, ma anche fare una passeggiata intorno al biolago dive si trovano piante acquatiche.

La creazione dell’area si deve alla Fondazione Riccardo Catella, ente no profit attivo da oltre dieci anni con l’obiettivo di promuovere lo sviluppo sostenibile del territorio, che nel 2019 ha siglato un accordo di partnership pubblico-privata con  il Comune di Milano. Inaugurato il 27 ottobre 2018 e realizzato dalla designer paesaggistica olandese Petra Blaisse e da Piet Oudolf, insieme allo Studio Inside-Outside, il parco nasce nei primi anni 2000 quando il progetto del parco è stato approvato. È successo grazie al  “Concorso internazionale di progettazione Giardini di Porta Nuova – area Garibaldi Repubblica”, vinto dallo studio di progettazione Inside-Outside con il progetto “La biblioteca degli alberi”. Il costo del parco si aggira sui 14 milioni di euro.

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