A Parco Lambro: tra storia, natura e musica

Storia, natura e attività si incrociano lungo le sponde del fiume Lambro. E lo fanno all’interno di Parco Lambro, uno degli spazi verdi più amati della città di Milano dove, tra una passeggiata e una corsa, è possibile godere delle numerose specie di piante e alberi che qui albergano da decenni.

Dove si trova

L’area, che si trova nella zona nord-est di Milano dove vive incorniciato dai quartieri Rottole, Cimiano e Feltre, confina con i comuni di Vimodrone e Segrate ed è percorso dalla Tangenziale Est. Qui dove la campagna ha lasciato spazio a uno dei parchi più belli di Milano il protagonista indiscusso è senza ombra di dubbi il fiume, affluente di sinistra del Po. Il Lambro nasce infatti dal Monte Forcella in Vallassina. Il fiume si immette poi nel lago di Pusiano, per poi uscirne e ricevere le acque dell’Alserio. La corsa del fiume prosegue fino al momento in cui confluisce nel Po.

La storia

La fortuna di parco Lambro inizia nel 1936, anno della sua fondazione e costruzione, quando l’amministrazione decide di creare uno spazio verde che potesse richiamare la bellezza della campagna lombarda e meneghina. Ma è dopo la seconda guerra mondiale che l’area verde inizia a cambiare, perché diventa un magazzino di legna da poter ardere. Poi negli anni Cinquanta e Sessanta il parco inizia una nuova vita, viene infatti “ripopolato” di alberi che continuano a suggerire le atmosfere delle campagne lombarde fatte di ampi spazi verdi e terreni coltivati.

Il festival del Re Nudo

Gli anni ’70 regalano a Parco Lambro grande notorietà e fama, grazie all’organizzazione di  uno dei più importanti festival musicali e culturali di quel periodo: il Festival del proletariato giovanile. La kermesse,  organizzata dalla rivista di controcultura Re Nudo, per quattro giorni ha portato in città e nell’area verde un migliaio di partecipanti. È il 1974 e in questa area verde  in più di 100.000 si ritrovano a seguire i live di Alan Sorrenti, Premiata Forneria Marconi, Demetrio Stratos, Biglietto per l’Inferno, Angelo Branduardi, Pino Daniele, Canzoniere del Lazio.

Tuttavia in due anni il clima si scalda e  la sesta e ultima edizione si chiude nella tribolazione. Il festival è infatti segnato da problemi di ordine, di approvvigionamento di cibo e acqua. Il sogno di un evento musicale e di controcultura si arresta e dopo appena quattro anni anche il futuro della rivista. Tuttavia nel novembre del 2022 la rivista è tornata. L’associazione re nudo aps ha infatti deciso di far ristampare la pubblicazione Re Nudo e ha annunciato un festival che dovrebbe svolgersi nel 2024.

Cosa fare

Oggi nel parco la suggestione rurale è ancora presente, grazie alla presenza delle cinque Cascine, come San Gregorio, con i suoi i campi a foraggio e l’acqua delle marcite; Mulino Torrette e le sue due ruote a pale e le macine del mulino, ristrutturata e sede dell’associazione Exodus; Cascina Biblioteca, sede della cooperativa sociale Cascina Biblioteca, di Consorzio SiR, ANffASS e Idea Vita.

Inoltre le antiche rogge, di cui due ancora in funzione (l’Isola e la Molinara), sono nate da deviazioni del fiume Lambro. Inoltre lungo il fiume è possibile seguire la ricca vegetazione fatta delle forme e dei colori dei salici piangenti, le robine, il ginko, il noce nero, gli ippocastani, pioppi, gli olmi, le magnolie, i cipressi calvi.

Il parco è inoltre la meta ideale per gli amanti dell’attività all’aria aperta. Perché qui, a pochi passi dalla tangenziale, è possibile passeggiare e correre, seguire i percorsi vita,  andare in bicicletta, giocare a calcio e fare skating. E non solo, visto che il parco è anche meta degli appassionati di disc golf.

Tra gli alberi di via Feltre si trova inoltre uno skatepark in cui a qualsiasi ora del giorno (o quasi) è possibile rimanere incantati dalle evoluzioni degli skater o dei biker che qui si mettono alla prova tra hip a 120 gradi. L’area, nota  come “Lambrooklyn“, è protetta da una rete divisoria.

Come arrivare

Parco Lambro, non essendo recintato da cancellate, è sempre di libero accesso dalle entrate di via Passo Rolle, via Crescenzago, via Pusiano, via Orbetello, via Feltre, via Turchia, via Folli e via Casoria.  Per arrivare nel parco è possibile scendere alle fermate della M2 di Udine, Crescenzago e Cimiano, oppure prendere le linee di bus 925 e 75 che si fermano nelle immediate vicinanze.

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