
Se c’è un luogo in cui la storia respira tra i ciottoli e i canali, questo è sicuramente Bruges. La capitale delle Fiandre occidentali, famosa per i merletti, il cioccolato, la processione del Sacro Sangue, i pittori fiamminghi, permette di fare un viaggio nel tempo in cui gli edifici, le guglie della cattedrale e del campanile, i vicoli e i canali tortuosi permettono di fare un salto in un universo fiabesco e autentico. Tanto da guadagnare il soprannome di “Venezia del nord”.

Il centro storico, riconosciuto patrimonio mondiale dell’umanità dall’Unesco, è tra i più visitati e fotografati del Belgio. Si snoda proprio qui a due passi dal fossato ovale la vita di turisti e cittadini, mentre le antiche fortificazioni medievali i snodano tra le vie pittoresche piene di ciottoli e le piazze spesso dominate da chiese storiche.

Il giro nella città non può non partire dalla piazza del mercato. Qui si innalza il Belfort, mentre accanto si trovano il stadhuis gotico e la Basilica del Sacro Sangue. Il Belfort è uno dei simboli della città e in passato era un vero e proprio punto di osservazione. Qui la torre campanaria, chiamata beffroi in francese, domina la piazza del mercato dai suoi 83 metri di altezza, ed è diventata famosa per l’orologio e il suo carillon composto da 47 campane. L’imponente Palazzo Comunale, uno dei più grandi esempi dello stile gotico brabantino del Belgio, si affaccia sulla piazza di Burg.
La Basilica, invece, è stata edificata tra il 1134 e il 1157 ed è nata come cappella della residenza del conte delle Fiandre. Composta da due cappelle, la chiesa è stata realizzata in stile romanico ed è dedicata a San Basilio.
A pochi passi si trovano il Groeningmuseum e la Chiesa di Nostra Signora, che con la Basilica sopra citata, è l’edificio religioso più imporrante di Bruges. Molto interessanti anche gli edifici dei Beghinaggi di Bruges.
Nonostante le sue piccole dimensioni, il Groeningemuseum è la galleria d’arte più importante di Bruges. Progettato dall’architetto Joseph Viérin, nelle sue undici sale ospita le opere di sei secoli di arte fiamminga e del Rinascimento. Nelle sale si possono infatti ammirare Gerard David, Pieter Pourbus, Emile Claus e Marcel Broodthaers, Jan Van Eyck, Rogier van der Weyden e Hans Memling.
La chiesa, che può essere vista da qualsiasi angolo di Bruges, è stata costruita nel giro di due secoli ed è caratterizzata da una torre di mattoni di 122 metri di altezza. L’interno, ospita il gruppo scultoreo la Madonna col Bambino di Michelangelo.

Ma è il Minnerwater a regalare uno degli scorci più belli della città. Dalle sponde del lago dell’amore si apre un parco che è l’ingresso al Beghinaggio di Bruges, costituito da un complesso di case costruite nel XIII secolo intorno ad una chiesa da suore laiche. Si tratta di un insediamento urbano tardo medievale tipico dei Paesi Bassi e della Vallonia che dal 1937 ospita una congregazione di monache benedettine e un museo con quattro sale.

Oltre al Minnerwater, Bruges custodisce altri luoghi incantevoli in cui perdersi come il Rosary Quay, il porticciolo da cui partono le barche per le visite lungo il canale, il ponte di Bonificacio, in cui sembra di essere stati trasportati in un universo alternativo, il Sint-Janshospitaal che si affaccia su uno dei tanti canali e regala spazi incatevoli, Jan van Eyckplein, l’area in cui sorge la statua dell’artista e vicino il quale ci sono i due lungofiume: Spiegelrei e Langerei.




























































