In giro per Gent: la città delle tre torri

Famosa per essere la città delle tre torri, Gent “ospita” nel suo centro storico tre campanili: Beffroi, cattedrale di San Bavone e chiesa di San Nicola. Così le tre torri hanno reso famosa la città delle Fiandre e in particolar modo il suo skyline.

Città natale di Carlo V, Gand è la capitale delle Fiandre orientale che sorge in mezzo alla confluenza dei fiumi Lys e Schelda. Diventata importante per il suo porto, Gent richiama decine di turisti grazie alla bellezza dei suoi canali navigabili, per i musei e le gallerie d’arte e il centro storico che offre ponti, vicoli e chiese da visitare.

Il tour inizia nel cuore pulsante della cittadina: il Beffroi. Famoso per i suoi 95 metri di altezza, il campanile è stato costruito in 70 anni. Nato come torre di avvistamento, è poi diventato un vera e propria attrazione, tanto da diventare patrimonio Unesco.

Nei pressi del campanile si trova la cattedrale di San Bavone e la torre campanaria visibile da ogni angolo della città. La Sint Baafskathedraal custodisce inoltre il polittico dedicato all’adorazione dell’agnello mistico: un’opera realizzata da Hubrecht e Jan van Eyck che consta di dodici pannelli di legno di quercia dipinti con pittura ad olio. Si tratta di una delle rappresentazioni più belle e famose della scuola fiamminga nel XV secolo, in cui il tema principale è il sacrificio di Cristo per la salvezza dell’uomo.

La terza torre campanaria di Gent è quella della cattedrale di San Nicola, chiesa dedicata al protettore dei marinai, dei panettieri e dei commercianti. La chiesa, costruita nella zona del Korenmarkt (mercato del grano) è la più antica della città nata a seguito della trasformazione di una chiesa romanica del 1100.

In pieno centro storico si trovano inoltre il Municipio e Werregarenstraat, il vicolo degli artisti. Se il primo è famoso per la sua facciata maestosa, il secondo invece è un’attrazione per gli appassionati di murales e graffiti. Qui, a due passi dal centro storico artisti hanno trasformato un vicolo anonimo e lo hanno fatto diventare un museo a cielo aperto. Qui si trovano le opere di Roa, Resto, Jamz, Cum Collective, Chase, Jasta, Pest, Pointdextr, Fixit, De Papzakken, e Strook.

Se amate passeggiare lungo i canali non perdetevi Graslei e Korenlei, le due banchine gemelle lungo il fiume Lys. Se a  destra si trova la “riva delle erbe” , a sinistra c’è la “riva del grano”, due banchine unite dal Grasbrug, “Ponte delle Erbe”, ed il Sint-Michielsbrug, “Ponte di San Michele”. Sul lungofiume si affacciano inoltre edifici colorati ex dimore delle corporazioni.

Proseguendo verso nord si incrocia il Gravensteen, il Castello dei Conti di Fiandra. Fortificato per la prima volta intorno all’anno mille, il castello era stato realizzato in legno, per poi essere edificato in pietra nei secoli successivi. L’attuale fortificazione si deve a Filippo d’Alsazia. 

Alle spalle del castello si trova il quartiere Patershol, che costituisce il medievale di Gand. Qui si incrociano strade e vicoli ricchi di botteghe, case di artigiani, palazzi storici ed ex residenze di ricchi mercanti.  Da quartiere d’élite nel XVII-XVIII, Patershol ha attraversato un periodo di degrado ed abbandono per poi ritornare al centro dell’attenzione diventando un quartiere da rivalutare nell’Ottocento.

Capitolo a parte sono i musei della città, come lo Stam che permette di fare un vero e proprio viaggio nel tempo. Perché qui è possibile conoscere e “vivere” la storia della città attraverso immagini, video, giochi, la mappa della città e costruzioni Lego.

L’edificio trasparente, realizzato da Koen Van Nieuwenhuyse è dedicato a servizi, sale riunioni e bar, mentre l’esposizione permanente si trova all’interno  dell’Abbazia da cui quale si accede al convento riservato alle mostre temporanee.

Nella stessa zona si trovano lo Smak, Stedelijk Museum voor Actuele Kunst con le sue 3mila opere di arte contemporanea e il museo di belle arti, Museum voor Schone Kunsten, il cui edificio è stato realizzato da Charles van Rysselberghe.

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