Pont-Aven, piccolo borgo bretone, è la patria della pittura, dei mulini e dei biscotti al burro. Sì, perché il paesino attraversato dall’Aven ha dato ospitalità a diversi pittori che qui erano alla ricerca di paesaggi “esotici” e di affari.

Non a caso il borgo ricco di gallerie d’arte ha ospitato Paul Gauguin, Émile Bernard, Charles Laval, Henry Moret, Maxime Maufra, Paul Sérusier, Charles Filiger, Meyer de Haan, Armand Seguin, Ernest de Chamaillard, l’irlandese Roderic O’Conor che hanno fondato quella che viene chiamata “Scuola di Pont-Aven”.
I pittori, che qui si sono stabiliti a partire dal 1886, passavano il tempo alla pensione Gloanec e da qui si spostavano al Bois d’Amour, piccolo bosco del borgo, in cui erano soliti posizionare i cavalletti per realizzare quadri en plein air.

Il fascino senza tempo di Pont-Aven prosegue ancora oggi, visto che la cittadina ospita decine di gallerie e studi di artisti.
E non solo. Perché l’aura di Gauguin sembra impregnare questo luogo, come dimostra il sentiero che ogni anni centinaia di turisti percorrono all’interno del bosco della cittadina. Nel settembre 1888, il fondatore della scuola pittorica ha tenuto la famosa lezione chiamata il “Talismano” a Serusier.
Gli amanti dell’arte e della storia possono ripercorrere il Bois d’Amour che si snoda lungo il letto dell’Aven. Questo, una volta entrato nel borgo, si getta in mare mentre accarezza i massi arrotondati e anima i 14 mulini rimasti attivi.
Sopra il Bois d’Amour giace nascosta tra querce e faggi la cappella di Trémalo. Al suo interno, la navata ospita il crocifisso che ha ispirato Gauguin per la realizzazione del famoso Christ Jaune.
Gli amanti dei canali, delle chiuse e dei lavatoi possono inoltre percorrere la passeggiata Xavier-Grall che, da una sponda all’altra, permette di scoprire piccoli passaggi segreti decorati da fiori colorati, muri e ponti in pietra.

Nei pressi del piccolo porto si trova il Sabot de Gargantua, un’insolita roccia che spunta dall’acqua quando la marea è alta.

Ma Pont-Aven è anche la terra dei mulini, come il Moulin du Haut Bois, che, costruito nel 1724, è rimasto in funzione fino al 1951. Lungo la passeggiata nel bosco si incrociano inoltre le Moulin du Plessis e Le Moulin Neuf che faceva parte di una centrale elettrica realizzata sul posto.
Vicino il viadotto della cittadina si ergono il Moulin David e Kerniguez. Proseguendo verso il porto si trovano Rosmadec Le Moulin e Moulin du Grand Poulguin, che oggi è stato trasformato in un ristorante.

E se vi piacciono i biscotti al burro, di cui Pont-Aven è patria indiscussa, entrate in un qualsiasi panificio e provateli.







































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