Mi piace pensare che al mondo esistano persone di platino indimenticabile. Ovvero quelle persone capaci di rimettere a posto tutti i pezzi, capaci di far sciogliere le tensioni con un abbraccio e che conoscono quasi ogni singolo istante della nostra vita. Sono le persone che riescono a farci vedere il mondo come un luogo meraviglioso nel quale vivere, ma soprattutto persone per cui ogni giorno collezioniamo motivi per i quali vale la pena essere felici. Grazie a un messaggio, una dedica, o semplicemente una foto che riesce a far ritornare in mente i momenti di pazzia passati insieme.
Sono quelle persone di cui mi sono circondata negli ultimi anni, coloro che non sono prepotenti, né tanto meno si travestono da genitori. Osservano, e con grande pazienza mi lasciano libera di commettere errori e di sbattere la testa da sola. Sanno infatti che la pazienza è la virtù che marca la capacità di lasciare libere le persone e permettere loro di compiere i propri errori. E io di errori ne ho fatti. Anche tanti. Eppure queste persone mi circondano senza tenermi stretta nella morsa. Sono quelle persone che mi permettono di respirare e che mi spingono a impegnarmi con la felicità. Mi fanno sentire attiva e mi hanno insegnato a valorizzare le cose semplici e autentiche. Quelle persone che ci sono anche a chilometri di distanza. Perché in fondo come dico spesso a tutti se vediamo la stessa luna e stiamo sotto lo stesso cielo la distanza è solo una questione di numeri.
La persone di platino sono persone speciali, che, legate al filo dell’abbraccio, sono rimaste nella mia vita nella buona e nella cattiva sorte. Perché diciamocela tutta ci sono tizi che hanno sfiorato luoghi e pensieri, e persone che sono rimaste. A sentire il dolore quello sordo e cieco. Sono rimaste durante i pianti e nei momenti peggiori. Il destino spesso ci mette sulla strada persone che poi piano piano decidiamo di lasciare alla fermata del bus. Perché averle nella nostra vita sarebbe complicato o snervante. Così optiamo per la serenità e li lasciamo andare. Ma ci sono momenti in cui il destino ci mette sulla strada persone che volenti, o nolenti, rimangono nella nostra vita. E queste sono appunto le persone di platino. Perché siamo legati a un filo invisibile che non si può rompere. Un fil rouge fatto di sincerità e schiettezza. Sono le persone che sanno assumersi le conseguenze delle loro azioni, che ci regalano i loro sorrisi ogni volta che possono e che ci offrono il loro aiuto senza chiedere nulla.
Quando il mio morale è sotto i piedi mi piace pensare alle persone di platino. Osservare le foto e ripensare ai momenti di follia passati insieme: quando attaccata alla catena del porto Carla mi teneva le gambe e Giuliano scattava la foto. Oppure quando con le bocche sporche di crema siamo andati in giro in macchina a fare scherzi con Chiara e Gianfe. Oppure quando ci siamo riuniti a casa di Gianfelice dire minchiate… o il messaggio stupido di Manu e Flavio… o ancora lo sguardo pieno di amore di Gabro. O i momenti della creazione della Radio, quando tutti uniti ci siamo imbrattati di vernice.
E non importa quando dubbi riesca a nutrire sulla mia vita e sulle mie scelte di vita, perché so che le persone di platino sono sempre con me. Pronti a fare sciogliere le catene del cattivo umore con un abbraccio, o con una parola.
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