Si affaccia su una terrazza naturale sulla costa settentrionale della Sicilia. E le sue coste si estendono dalla spiaggia della Ciucca a quella di San Cataldo, alternando rocce e sabbia dorata, in un intervallo naturale che passa delle cale rocciose ai dolci dirupi sul mare.
È Terrasini, piccolo comune in provincia di Palermo che si trova a trenta chilometri dal capoluogo siciliani. Qui, a pochi passi dall’aeroporto Punta Raisi, la stessa struttura per cui è stato “suicidato” l’attivista e giornalista Peppino Impastato, si trova una delle riserve naturali più belle della zona. È la Riserva di Capo Rama, dove a pochi metri dalla torre da cui deriva il nome, si trovano decine di uccelli. Sì, perché Capo Rama è il luogo di migrazione per diverse specie di volatili. Ed è proprio questo l’edificio più antico presente sul territorio di Terrasini. Si tratta di una torre di avvistamento costiera, che risale al XV secolo. Situata su un punto strategico, rientra in un più ampio sistema difensivo costiero ed è denominata Torre di Capo Rama. Essa era la più occidentale delle 11 torri difensive gestite in passato dal Senato di Palermo, e proteggeva le genti locali dall’incursione dei pirati e dei saraceni.
Secondo gli studiosi, l’origine del nome Terrasini deriva dal latino terra sinus o terra sinorum, il cui rispettivo significato è “terra del golfo” e “terra delle insenature”. Questo grazie alla natura morfologica della costa che fa del territorio un mix di specificità di animali e piante.
Territorio che non è solo natura, ma anche arte e storia. Immergetevi nella cittadina dove potrete farvi inebriare dall’odore di cucina, e dove potrete sentire le risate dei bambini che giocano per strada. Ma se volete visitare il centro e vedere le bellezze del comune dirigetevi verso il Duomo, dedicato a Maria Santissima delle Grazie, patrona di Terrasini.
Sulla facciata della cattedrale vedere la statua di San Pietro e di San Giuseppe, mentre l’interno, che presenta una pianta a tre navate, è suddiviso in dodici cappelle dedicate a santi protettori di arti e mestieri, più altre due dedicate alla patrona e al Cristo Salvatore. Fate un salto di sera, dove le luci riescono a impreziosire la facciata, e le chiacchiere dei bar e dei locali in piazza finiranno per farvi entrare in un’atmosfera di altri tempi.
Passate a vedere Palazzo Cataldi, sede della Biblioteca comunale, e Palazzo la Grua, sede del municipio, entrambi appartenuti all’omonima famiglia nobiliare dei principi Lagrua, ricchi feudatari. Arrivate fino a Palazzo d’Aumale che, con il suo stile liberty, è sede dal 1984 del Museo civico diviso in tre sezioni, etnografica, naturalistica ed archeologica. Al suo interno ci sono diversi reperti restituiti dal mare e provenienti da relitti naufragati.
Altro edificio liberty è la Villa Fassini, che sorge alla periferia del comune, dove predomina il verde degli agrumeti e degli uliveti. Costruita dall’architetto Basile, la Villa è stata sede di una nutrita comunità hippy, punto di riferimento per una generazione proveniente dall’intero Paese e anche dall’Europa. A questo aggiungiamo anche il Castello di Gazzara, sito in contrada Bagliuso e costruito nel Seicento, appartenuto ad una potente baronia locale.