Coste incastrate tra rocce e spiagge bianche. LA costa meridionale della Norvegia è senza ombra di dubbio la zona meno piovosa e più soleggiata dello stato. Lontana dalle correnti umide atlantiche, quelle che portano 2300 millimetri all’anno di pioggia a Bergen e 4000 millimetri all’anno sui rilievi alle spalle della città, la costa sud è caratterizzata da aree verdi e piccoli villaggi di pescatori, capaci di incantare e “regalare” pietanze tipiche.
Se Stavanger vi ha colpito per la movida notturna e per il suo mix di cittadina costiera che guarda al futuro, la costa meridionale sarà capace di regalarvi scorci e natura. Sì, perché nella lunga strada che collega la capitale del petrolio alla strada costiera passerete da altezze e fiordi alla costa sabbiosa.
Dirigetevi verso Ergesund, piccola cittadina costiera, lasciate la E39 e seguite la strada costiera Rv44. La strada si snoda tra aspre colline coperte da massi, con alcune aree boscose, laghi e brughiere, per poi scendere fino al Jøssingfjord, circa 32 km a ovest di Flekkefjord.
Proprio qui si apre un panorama straordinario, perchè fatto di pareti rocciose a picco sul mare e una bella cascata. Nascoste ai piedi di una scogliera a strapiombo, ci sono due case del XVII secolo, conosciute come
Helleren, le case piùlogeve dell’intera Norvegia. Perché qui, alla base dei fiordi e della scogliera, le due abitazioni hanno resistito a decine di primavere e al rigido clima.
Circa 30 km a sud-est di Egersund e 2,5 km a sud di Hauge i Dalane, non perdetevi Sogndalstrand, con i suoi pittoreschi edifici e magazzini in legno che sporgono sul corso del fiume. Queste case, che risalgono al XVII e al XVIII secolo, sono raffigurate sugli opuscoli turistici di tutta la regione e vale davvero la pena di andare a vederle, anche perché la località è particolarmente graziosa e tranquilla.
Se questo piccolo villaggio vi ha conquistati, potete fermarvi al Sogndalstrand Kultur Hotell (51 47 72 55; http://www.sogndalstrand-kulturhotell.no; singole/doppie Nkr1090/1490), un albergo dove poter degustare il piatto del giorno.
Dirigetevi nella parte più a sud della Norvegia, e arrivate fino al faro. Qui, a 2518 chilometri dal punto più a nord dello stato si trova infatti Lindesnes (letteralmente “penisola ad arco”) regala uno scorcio sulla forza della natura che si scatena fra lo Skagerrak e il Mare del Nord.
Sul promontorio sorge il Fyr, il faro. Nei due edifici che si incontrano salendo verso la cima sono allestite mostre sulla storia del faro, mentre al centro visitatori accanto all’ingresso si trovano maggiori informazioni sulla struttura e sarà possibile vedere un filmato sulla zona. Il primo faro edificato su questo sito (e il primo in assoluto della Norvegia) è stato acceso nel 1655, usando carbone e candele di sego, per segnalare alle navi la posizione degli scogli.
L’attuale versione elettrica, costruita nel 1915, è visibile da una distanza di 19,5 miglia marine (oltre 36 km). Suggestive e ricche di fascino sono poi le insenature rocciose che si snodano lungo il litorale frastagliato.