Splendidi fiordi, montagne altissime e rigogliose e lunghe spiagge bianche. È la regione di Stavanger, l’ez capitale della cultura europea diventata famosa per le sue attrazioni paesaggistiche.
Gli amanti del mare potranno recarsi alla spiaggia di Sola, gli amanti della natura dovranno fare una crociera nel Lysefjord, mentre i fan della montagna dovranno raggiungere i 604 metri della terrazza panoramica più bella al mondo: il Preikestolen.
Stavanger è città universitaria e sede di una serie di istituti di istruzione superiore e ricerca. Ma è soprattutto la capitale del petrolio. Sì, perché in questa parte di Norvegia fatto la maggior fonte di reddito per gli abitanti proviene dagli impieghi nel settore petrolifero. Il primo giacimento è stato scoperto a Ekofisk, a sud nel Mare del Nord.
Correva il 1969 e da allora la regione ricopre un ruolo chiave nell’economia norvegese.
Tuttavia la storia della cittadina affonda le sue radici in tempi remoti. Le prime testimonianze riguardanti insediamenti umani in questo territorio risalgono al periodo immediatamente successivo all’ultima glaciazione, circa 10.000 anni fa. Numerose sono le fonti storiche e archeologiche, che raccontano del suo sviluppo, soprattutto nella zona dello Jæren. Il settore, che attira persone da tutto il mondo, ha contribuito all’internazionalizzazione della regione.
La città durante il Medioevo è diventata un importante centro economico e culturale, tanto di divenire centro amministrativo di una certa rilevanza e la sua fondazione ufficiale viene fatta risalire al 1125, anno di completamento della costruzione della cattedrale cittadina.
Il centro di Stavanger è abbastanza piccolo, una caratteristica che rende la maggior parte delle attrazioni raggiungibili a piedi. Ma è la città vecchia il piccolo gioiello della capitale del petrolio. Qui si trova infatti l’insediamento di edifici in legno meglio conservato d’Europa, formato da più di 170 case bianche.
Passeggiate nel quartiere del porto dove troverete negozi e case colorate. E non solo. Stavanger è infatti la patria dell’arte di strada, tra le vie troverete decine di murales colorati. Poco fuori la cittadina, e in particolare sulla spiaggia Hafrsfjord, si trova Sverd i fjell un monumento commemorativo costituito da tre spade da vichingo conficcate ne lterreno.
Il monumento è opera dello scultore norvegese Fritz Røed ed è stato inaugurato da re Olav V di Norvegia nel 1983. Le tre spade sono alte 10 metri e sono infisse nella roccia di una piccola isola vicina al fiordo. L’opera d’arte commemora la Battaglia di Hafrsfjord combattuta nell’872, quando Harald Bellachioma sconfisse due contendenti riuscendo così ad unificare il territorio della Norvegia in un unico reame. La spada più grande rappresenta il vittorioso Harald, mentre le più piccole simboleggiano i due re vinti. Il monumento vuol anche simboleggiare la pace, visto che le spade sono infisse nella solida roccia, dalla quale non dovranno essere mai rimosse.
Stavanger è inoltre una delle tappe più popolari sulla rotta per i fiordi norvegesi. E Lysefjord è assolutamente nella lista di cosa vedere a Stavanger. In norvegese significa fiordo della luce; nome probabilmente dovuto al colore candido delle rocce granitiche che ne formano le pareti e alla presenza costante di una morbida luce azzurrognola che lo rischiara anche nel caso di tempo nuvoloso. È il fiordo più bello da ammirare in zona, distante circa 15 chilometri dalla città, che si può raggiungere in auto o traghetto. Fate quindi una mini crociera, come quella che parte da Lauvvik. La crociera, della durata di 5 ore, si conclude nel piccolo borgo di Lysebotn, spesso base di partenza per l’escursione che porta al Kjeragbolten, un grosso masso posizionato su un crepaccio sul monte Kjerag, da raggiungere con un’escursione a piedi.
Nel corso del tragitto si passerà sotto il Preikestolen, si potrà vedere la grotta dei Vagabondi, che secondo la leggenda offrì riparo a un gruppo di briganti che nascosero proprio all’interno un tesoro.
Nel corso del tur potrete vedere piccoli borghi di poche anime, cascate, le foche che abitano la parte del fiordo, e soprattutto Florli, da dove si inerpica la scalinata di legno più alta e ripida al mondo. Con i suoi 4444 scalini, si potrà salire e osservare il fiordo dall’alto. Per la salita e la discesa sono necessarie tre ore.
Il giro termina poi a Lysebotn una piccola località di poche anime che durante l’inverno vive quasi isolata, dal momento che la strada, costruita solo da una trentina di anni, si ghiaccia.
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