Belle, colorate e ricche di ceramica. Sono le principali caratteristiche di Caltagirone e Sciacca, due delle più belle città siciliane dedite alla ceramica che, con Santo Stefano di Camastra e Burgio, regalano al mondo pezzi e produzioni da togliere il fiato.
La ceramica nasce nella preistoria, ma secolo dopo secolo, dominazione dopo dominazione, questo materiale è riuscito a evolversi. Anche grazie alla capacità di adattamento e alla creatività dei maestri ceramisti che hanno promosso diverse tendenze espressive.
E se da una parte Caltagirone viene ricordata per le lucerne antropomorfe, i fangotti e l’acquasantiera da capezzale, Sciacca propone numerose maioliche, come: vasellame da tavola, pupi, ceramiche d’arredamento, mattonelle votive, piatti, vasi e boccioni decorati con colori blu, verde ramina, giallo paglia, arancione e turchese che erano e sono rimasti cari ai maiolicari Saccensi.
Caltagirone è una terra ricca di argilla, materia prima per le produzioni di ceramica che anno dopo anno impegna decine di artigiani. Qui sono chiamati “cannatari“, e con il tempo hanno perfezionato l’are e il mestiere assumendo prova di enorme originalità, ma senza abbandonare i motivi moreschi e i colori della tradizione (verde ramino, turchese, giallo oro, manganese). I vicoli della città sono strapieni di negozietti che espongono i prodotti tipici di questa antica arte: mattonelle, candelieri, piatti e soprattutto vasi e molte vie sono decorate con piastrelle e maioliche. Se passate da Caltagirone potete visitare il Museo Regionale della Ceramica, la Galleria Civica d’Arte Contemporanea, il Museo della Ceramica Contemporanea, dove potrete leggere e conoscere le mille sfaccettature della ceramica. “Scalate” la famosa scalinata di Santa Maria del Monte. Qui passo dopo passo, potrete seguire l’evoluzione dell’arte della ceramica e potrete lasciarvi impressionare dalla bellezza delle maioliche.
Sciacca, una cittadina in provincia di Agrigento, è un borgo di mare, dove poter trovare terme, buon cibo e ovviamente monumenti e chiese. Conosciuta in particolare per il proprio Carnevale, offre diversi scorsi e numerose botteghe che espongono coloratissime ceramiche dalle più svariate forme e dimensioni. La ceramica, a Sciacca, rappresenta un importante elemento di attrazione per tutti coloro che desiderano possedere almeno un oggetto della grande e pregevole ceramica saccense, le cui origini sono antichissime.
Nata come centro termale quando Dedalo ha scoperto le sorgenti benefiche, Sciacca è diventata una cittadina marinara dove, tuttavia la vita dei pescatori si interseca con quella degli artigiani. Ma la tradizione del maestri maiolicari, che risale probabilmente al XIV secolo, “esplode” soltanto dopo 200 anni. E Sciacca diventa una delle capitali della ceramica artistica. Di quel fulgido periodo e delle evoluzioni successive si ammirano notevoli esempi nella Casa Museo Francesco Scaglione: la raccolta di ceramiche comprende opere prodotte in loco ma anche di altre importanti manifatture italiane (Savona, Castelli, Cerreto Sannita, Napoli), e c’è anche una sezione dedicata alla porcellana con pezzi di Doccia, Capodimonte, Vezzi, oltre a esemplari tedeschi e francesi e viennesi. Da visitare anche il Museo del Carnevale dove una sezione è interamente dedicata alle ceramiche di Sciacca da sempre collegate con le decorazioni della cartapesta.