Romantici, storici, futuristici. Che siano costruiti in pietra o acciaio, che abbiamo mille anni di storia o siano appena stati realizzati poco importa. Perché il fascino senza tempo dei ponti continua ancora oggi a richiamare turisti e amanti della fotografia. Chi di voi non ha mai camminato su un ponte, o non ha mai scattato una fotografia? Ecco, appunto. Quindi prendete qualcosa da bere e continuate a leggere e viaggiare. Perché oggi andremo alla scoperta dei ponti più belli del mondo. O almeno per la sottoscritta.

Partiamo da Budapest, la bella e affascinante capitale dell’Ungheria. Buda e Pest sono collegate tra loro dal ponte delle catene che rimane sospeso sul Danubio. Completato nel 1849, il Széchenyi lánchíd (il suo nome in ungherese) è stato il primo ponte a collegare le due cittadine. Già a partire da metà Ottocente la struttura è stata definita un capolavoro di architettura, perché con i 375 metri di lunghezza, era uno dei ponti sospesi più lunghi d’Europa.

Voliamo dall’altra parte del mondo e più precisamente a New York dove si trova il simbolo della città e di diverse pellicole. Parlo cioè del ponte di Brooklyn che, inaugurato nel 1883, si estende sopra il fiume East River, tra Brooklyn e Manhattan.
Nasce invece nella seconda metà del XIX secolo il Tower Bridge di Londra, la struttura realizzata in pieno stile medievale e nato a seguito dell’aumento delle tratte commerciali. Per evitare che il passaggio sul Tamigi interferissce con il flusso delle navi, i regnanti hanno fatto costruire questo modello di architettura. Ancora oggi la struttura viene sollevata, ma solo se necessario. Ed esclusivamente per pochi secondo.
Nato in piena età romana, il ponte coperto di Pavia è stato oggetto di diversi rifacimenti e lavori. E quello che possiamo ammirare oggi altro non è che quello inaugurato nel 1951, dopo due anni di lavori. Sì, perché la costruzione è iniziata nel 1949 a seguito dei bombardamenti della II Guerra mondiali che hanno distrutto l’intera struttura. Oggi, nei periodi di magra e di bassa marea è possibile scorgere le tracce romane sui piloni.
Il Golden Gate Bridge di San Francisco è costato 35 milioni di dollari. Costruito nel 1937, anno della fine dei lavori iniziati appena 4 anni prima, la struttura è lunga 2,71 chilometri e si trova a 67 metri di altezza dal mare. La parte centrale, usata per il passaggio delle auto, e ai lati di biciclette e pedoni, è appeso grazie a cavi o elementi rigidi verticali. Nonostante la sua bellezza, il Golden Gate è tuttavia meta di decine di persone che scelgono questo posto per porre fine alla propria vita.
Denominato ponte del Diavolo, per via delle difficili condizioni per la sua costruzione, il ponte di Civita affascina ogni anno decine di turisti. Non solo per la sua particolare ubicazione, al di sopra cioè delle Gole del Raganallo, ma anche per la bellezza della sua struttura. La struttura realizzata ad un’unica arcata a dorso d’asino a quota 260 metri sul livello del Raganello, rappresenta una grande opera di ingegneria. Per questo motivo sono nate diverse leggende.
Voliamo a Venezia dove troviamo il Ponte di Rialto. Imponente e regale, la struttura regala al mondo un esempio di grande creatività mista a ingegneria, non solo per la sua bellezza, ma anche per la storia che racconta dopo secoli. Il ponte è infatti il più antico di quelli che sorgono sul canal Grande. Ma se inizialmente la struttura era stata edificata come ponte di barche, è stato poi rigatto in legno e fissato su palafitte. Correva il 1225 circa.
Il Ponte Vecchio di Firenze è stato invece costruito vicino ad un attraversamento di epoca romana. E fino al 1218 è stato l’unico ponte che attraversava l’ Arno a Firenze. Il ponte, come lo si vede attualmente, fu edificato solo nel 1345 dopo la sua distruzione a seguito di una violenta. Durante la Seconda Guerra Mondiale le truppe tedesche hanno abbattuto tutti i ponti di Firenze, tranne il simbolo della cittadina.
Il ponte Dom Luis attraversa invece il fiume Douro a Porto. Con i suoi archi in acciaio, la struttura svetta sull’intera cittadina grazie ai 395 metri di lunghezza. Il ponte, che è stato dedicato a Luigi di Braganza, re del Portogallo, è stato costruito dall’ingegnere belga Théophile Seyrig, che pochi anni prima aveva realizzato insieme a Gustave Eiffel il vicino ponte Maria Pia.
Andiamo in California e in particolare a sud di Monterey, perché qui tra la vegetazione e l’oceano si erge in tutta la sua bellezza il Bixby Creek Bridge. Conosciuto anche come Bixby Canyon Bridge, il ponte è stato costruito lungo la strada che costeggia il Big Sur. Si tratta di uno dei ponti più fotografati in California grazie al suo design estetico, perché fatta di “architettura aggraziata e ambientazione magnifica”.
Rientriamo in Europa e passeggiamo tra le vie di Praga. Dirigiamoci verso il Karluv Most. Qui tra musicisti, artisti di strada, potrete passeggiare mano nella mano con la persona a voi cara mentre inizia a scendere la notte. La struttura, diventata il vero e proprio simbolo della città, è lungo 515 metri. Voluto dal Re di Boemia e Imperatore del Sacro Romano Impero Carlo IV, è stato progettato dall’architetto Petr Parléř, già progettista della Cattedrale di San Vito e del Castello di Praga.
Non dimenticate il ponte dei Sospiri a Venezia. Costruito in pietra d’Istria e in pieno stile barocco, il ponte è stato realizzato agli inizi del XVII secolo su progetto dell’architetto Antonio Contin, figlio di Bernardino Contin e nipote di Antonio Da Ponte: il costruttore del ponte di Rialto, per ordine del doge Marino Grimani. La struttura era il collegamento tra il palazzo Ducale, dove si trovava la sala del Tribunale e le prigioni. Secondo la leggenda il nome deriverebbe dal sospiro fatto dai prigionieri nell’atto di attraversare il ponte.