
È bella come il tramonto sulla Baia, vivace come una serata al Pier 39 ed eccentrica come una passeggiata nel quartiere Castro. È San Francisco, la città del Golden Gate, delle rivoluzioni culturali e della libertà. Quei capisaldi presenti anche in Tales of the City, la saga di Armistead Maupin, in cui le storie che ruotano intorno all’eccentrica Anna Madrigal e a tutti gli inquilini di Barbary Lane 28, si incrociano tra le vie della città califiorniana.
Nelle pagine di Tales of the city, Maupin riesce a regalare un affresco della città ricca di bellezza, contraddizioni ed eccentricità. Parola dopo parola, sembra di essere immersi a San Francisco, di camminare tra i numerosi sali scendi, di spaziare con lo sguardo fino al Golden Gate o alla Coit Tower. Ma la San Francisco che descrive l’autore è soprattutto quella della rivoluzione culturale e sessuale, è la San Francisco di Harvey Milk, dell’orgoglio gay e lesbico, della teoria e affermazione queer, dalla caduta dei pregiudizi e dell’integrazione.
Le storie di Mouse, Mary Ann, Dede e suo marito sono state raccontante a partire dal 1976 sul “San Francisco Chronicle”. E i racconti sono considerati un vero e proprio classico della letteratura americana, perché riescono a raccontare un viaggio ironico e iconico in una città mitica, durante un periodo della storia in cui nulla era impossibile.

Passeggiare tra le strade di San Francisco significa odorare “libertà”, la stessa raccontata come forza trainante e autentica nei libri di Maupin. Visitare la città dopo aver letto il libro e visto le due serie Tv su Netflix (Tales of the City), sarà come conoscere ogni singolo angolo della città. Questo viaggio non può non iniziare da Macondray Lane, la vera Barbary Lane. È una lunga e stretta via pedonale da cui si accede tra Leavenworth Street e Taylor Street, paralleli a Union Street e Green Street, nella zona di Russian Hill. La via, protetta da sguardi indiscreti, è costellata di case private, camminamenti in legno e scale, da cui si può ammirare la Bay Area e l’isola di San Francisco.

Si prosegue nel quartiere Castro dove tutto parla di diritti, dalle bandiere che sventolano in aria alle strisce pedonali color arcobaleno. Qui, fino a qualche tempo fa, era possibile incrociare l’autore di Tales of the city, che proprio nel quartiere più colorato della città ha ambientato storie, rifancendosi ai racconti delle persone incrociate nella propria vita.

A pochi passi da Macondray Lane si trova una delle strade più iconiche della città: Lombard Street. Conosciuta come “the world’s crookedest street” (la strada più tortuosa del mondo), per la sua forma bizzarra e piena di curve, la strada scende verso la baia ed è circondata da case pittoresche e aiuole fiorite. Russian Hill, che è situato tra Chinatown e a Nob Hill e delimitato da Van Ness Avenue ad ovest, Bay Street a nord, Columbus Avenue a nord est, Taylor Street ad est e Broadway Avenue a sud, è senza ombra di dubbio uno dei quartieri più rilassati di San Francisco. Da qui non solo si può dominare l’intera baia, ma si può scoprire l’autentica città.

A Telegraph Hill si trova invece l’attico di Dede e Beauchamp, così come una delle strade più iconiche di San Francisco: Napier Lane. La strada, che porta agli imbarcaderi, scende tra i giardini della collina e gli scalini di Filbert Steps. Mentre in cima alla collina domina la Coit Tower. Una volta percorsa tutta Napier Lane, si arriva nella zona marinara dove i moli si susseguono uno dopo l’altro. Fino al Pier 39 e il Fisherman’s Wharf. Proseguendo si arriva fino all’Aquatic Park, proprio di fronte ad Alcatraz (535 Jefferson Street).

San Francisco non è San Francisco senza una visita alle Painted Ladies. Queste meravigliose villette vittoriane fanno da sfondo a un picnic al parco e a un momento relax della protagonista indiscusse delle storie: Anna. Un’altra tappa da non tralasciare è la passeggiata nella zona di Haight-Ashbury.

A circa 10 chilometri dai moli si trova uno splendido parco: il Golden Gate Park. Nonostante abbia una forma regolare tanto da essere paragonato a Central Park di New York, l’area verde ospita il Conservatory of Flowers su Kennedy Drive che tuttavia compare in Further Tales of the City.
Il Sea Cliff e Sutro Baths sono due location molto apprezzate dallo scrittore che qui vi ha ambientato parte dei suoi racconti. I punti più famosi da cui ammirare il Golden Gate Bridge sono Fort Point e la zona marina, ma poco più a sud si trovano Baker Beach e Sutro Baths. Proprio qui si trovano le Seal Rocks, ovvero un gruppo di rocce a pochi metri dalla battigia, all’estremità nord di Ocean Beach. Il nome deriva dagli abitanti della zona: leoni marini che si trascinano sulla roccia.
Se l’idea è quella di scoprire San Francisco grazie alle pagine di Tales of the city non possono mancare Chinatown e Nob Hill.