Alla scoperta del castello di Masino

Domina la piana del Canavese da oltre mille anni il castello di Masino. E lo fa dall’alto della collina sulla quale giace da millenni, regalando ai visitatori un panorama da togliere il fiato, gli affreschi che raccontano il mito di Arduino, i saloni e gli arredi che riportano a tempi lontani.

Così il castello, immerso in un bellissimo giardino, nel 1988 è diventato un bene Fai. Questo grazie a Luigi Valperga di Masino con la donazione Fiat, Cassa di Risparmio di Torino e Maglificio Calzificio Torinese.

Il castello, da sempre proprietà del casato Valperga, è stato oggetto di continui rifacimenti e cambiamenti, dal momento che l’intera struttura è stata convertita in residenza aristocratica, e poi in un’elegante dimora di villeggiatura. Oggi regala una testimonianza dell’antica dimora Valperga, caratterizzata dalla presenza di statue e ambienti nati per celebrare il sapere e la biblioteca che conserva più di 25mila volumi antichi.

Una dimora che è “conservata” all’interno di un giardino romantico all’inglese che racchiude uno dei più grandi labirinti d’Italia costituito da oltre 2mila piante di carpini sagomate con minuziosa regolarità, un maestoso viale alberato, ampie radure e angoli scenografici che a primavera si inondano di eccezionali fioriture. Il verde circonda interamente la rocca e si estende per diversi ettari di terreno. L’area è  solcata da una sentiero che percorre per intero i suoi boschetti e che arriva fino alla vicina località di Strambino. È dunque possibile passeggiare nei giardini all’italiana ‘dei Cipressi’ e ‘delle Rose’, osservare e fare fotografie al tempietto neogotico e perdersi nello sconfinato Prato di Eufrasia.

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