
Hanami, ovvero come contemplare la bellezza della natura e dell’arrivo della primavera. Non solo in Giappone, ma anche in Italia e a Milano. Sì, perché la tradizione di ammirare la fioritura degli alberi molto praticata nel Sol Levante è arrivata anche in Lombardia e nella città meneghina. Per il momento nella città meneghina non vengono organizzati picnic all’ombra dei sakura in fiore, ma turisti e cittadini sono soliti scattare foto e immergersi nella natura. Per farlo basta solo cercare gli angoli giusti della città.
Ecco che con l’arrivo della primavera, diversi angoli della città si vestono di colore. Si colorano delle tonalità dei fiori di ciliegio, di mandorle e delle magnolie. In una tavolozza di colore che va dal bianco al rosa tenue, per poi passare a un rosa più intenso. Mandorli, magnolie e ciliegi iniziano a fiorire regalando scorci di grande bellezza.

Come la collina dei ciliegi di viale Sarca. La zona di Bicocca offre infatti un piccolo parco che, ricavato negli ex impianti Pirelli, conta una collina-giardino di circa 25 metri, realizzata con gli elementi di scarto della struttura. Al suo interno si trovano oltre 800 alberi, tra cui Prunus serrulata “Kanzan”, Prunus serrulata avium e il Prunus subhirtella.
In pieno centro, incastonata tra la fermata Conciliazione e la strada che conduce a Santa Maria degli angeli, si trova piazza Tommaseo. Qui tra edifici liberty e biciclette si intravedono alberi di Magnolia che in questo periodo stanno regalando una cascata di colori.

Stessi colori, ma location diversa invece per gli alberi in fiore della Biblioteca degli alberi. A pochi passi da Porta nuova, infatti, si trova questo giardino che ospita oltre 90mila piante, con circa 45mila bulbi. In questo periodo i prati sono un’esplosione di colori grazie ai piccoli fiori di campo che hanno iniziato a sbocciare.

Tuttavia la fioritura degli alberi può essere ammirata nei pressi di Cairoli, a Citylife, piazza Santo Stefano, via San Marco, piazza Sant’Eufemia, i giardini di Porta Venezia, il parco delle Basiliche, dietro il Duomo dove un albero vive da anni tra il passaggio dei turisti, così come l’arbusto che cresce nei pressi del museo diocesano.


















