All’ombra del “Campanone”: quattro passi per Bergamo, capitale della cultura 2023

Non si può toccare una pietra, sarebbe un delitto“, scriveva nel 1949 l’architetto e urbanista Le Corbusier. Perché la Piazza vecchia di Bergamo era ed è ancora una delle piazze più belle d’Italia. Oggi, dopo 73 anni da quello scritto il cuore pulsante della cittadina rimane sempre incantevole, tanto da richiamare nella cittadina lombarda migliaia di turisti anche in occasione della nomina della città a capitale della cultura 2023 insieme a Brescia.

Il cuore storico di Bergamo è la Città alta, che si può raggiungere a piedi, oppure utilizzando la funicolare che permette di entrare metro dopo metro a Bergamo. Nel corso del breve tragitto lo sguardo si perde fino alle Alpi, mentre le mura iniziano ad accogliere la cabina e in un battito di ciglia è come entrare in un altro tempo.

Il tour parte da Piazza Mercato delle Scarpe, da dove in pochi passi si raggiunge piazza Vecchia. Sull’intero spazio si affacciano il palazzo della Ragione, il palazzo del Podestà, la Biblioteca Angelo Mai con i suoi 600 volumi antichi e il Campanone, la torre simbolo di Bergamo. L’area è divisa da Piazza Duomo dal portico del Palazzo della Ragione, mentre il centro è occupato dalla Fontana Contarini, con le sue sfingi e i quattro leoni, simbolo di Venezia.  Opera che è stata regalata dal Podestà di Venezia, Alvise Contarini, quando nel 1780 ha lasciato il suo incarico a Bergamo. La fontana, nata per abbellire la piazza, era tuttavia utilizzata per portare l’acqua nel centro della Città Alta e renderla fruibile a tutti.

Il palazzo della Ragione, il più antico edificio comunale d’Italia,  è stato costruito dopo la Pace di Costanza, quando i Comuni italiani hanno iniziato a dotarsi di proprie strutture di amministrazione. Tuttavia con l’arrivo dei veneziani, l’edificio si è trasformato in un Tribunale. Distrutto e ricostruito più volte, il palazzo deve la sua attuale immagine agli ultimi lavori eseguiti nel 1540. Il porticato, che ha la funzione di “piazzetta” che divide Piazza Vecchia dall’adiacente Piazza del Duomo, custodisce sul proprio pavimento la meridiana del 1798 opera dell’abate Giovanni Albrici. Il sole, passando attraverso un disco forato a 7 metri di altezza, illumina le lastre poste sul pavimento del porticato indicando il mezzogiorno solare  e il segno zodiacale.

Sulla piazza si affaccia inoltre il “Campanone“, che in realtà si chiama Torre Civica. Grazie ai suoi 53 metri di altezza è una delle più alte d’Europa ed è diventata nell’arco del tempo simbolo di Bergamo. Ogni sera alle 22 le campane suonano 100 rintocchi per avvisare della chiusura delle porte della Città Alta.

Passando dal porticato del palazzo della Ragione si incontra Piazza del Duomo che ospita la Basilica di Santa Maria e la Cappella Colleoni. La basilica, realizzata nel 1133 come voto contro la peste, è l’edificio più importante della Piazza. Accanto alla Basilica si trova la Cappella Colleoni in cui è stato sepolto Bartolomeo Colleoni, capitano di ventura che ha lavorato principalmente al servizio di Venezia.

La cittadina inoltre custodisce un esempio di patrimonio Unesco: le mura veneziane. Realizzate come sistema di difesa dai veneziani, le mura girano per sei chilometri intorno alla Città alta. Per erigerle sono state distrutte 250 case e due chiese. Lungo le mura si aprono quattro porte di ingresso, mentre 14 baluardi si susseguono insieme con due piattaforme, 100 aperture per bocche da fuoco.

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