Tra lavanda ed enkir, in giro a Sale San Giovanni

Quattro percorsi per ammirare la lavanda e le erbe officinali. Succede a Sale San Giovanni, piccolo borgo con 180 anime in provincia di Cuneo, ricordato come la Provenza d’Italia. Qui, nella alta Langa, tra metà giugno e metà luglio i campi si colorano. Si passa dal  blu della lavanda al giallo dell’elicriso e del finocchio, dal bianco della camomilla al violetto della salvia. In una tavolozza di colori che ogni anno richiama decine di turisti e amanti delle fotografie.

Perché il borgo ospita decine di campi di lavanda, elicriso, finocchio, camomilla,  salvia, issopo, achillea, coriandolo, ed enkir. E proprio quest’ultimo, il più antico cereale al mondo,  viene coltivato dall’azienda  Mulino Marino di Cossano Belbo che usa un metodo biologico. Questa avventura è partita da una semplice frase pronunciata da nonno Felice. È stato lui a dire “la terra è stanca” ed è stato lui a ispirare l’azienda di famiglia a coltivare il triticum monococcum, un farro antico che in questi luoghi, in cui le colline addolciscono lo sguardo,  viene chiamato enkir.

A metà degli anni ’90, la famiglia ha scoperto questo cereale grazie all’istituto di cerealicoltura e semi antichi di Sant’Angelo Lodigiano. I primi tentativi non hanno dato i risultati sperati, per questo l’azienda ha deciso di allearsi alla cooperativa Sette vie del Belbo, e l’avventura ha avuto inizio.

Se da una parte il borgo ha deciso di investire sul progetto dell’enkir, dall’altro le aziende Ca’ de Sorìa e la cooperativa Agronatura hanno avviato la coltivazione delle erbe officinali. Il progetto è partito nel 1997, anno in cui le due imprese hanno di sperimentare la coltivazione delle piante in questione. Queste, una volta raccolte,  vengono quindi trasformate in oli essenziali. Tanto che ogni anno nel mese di giugno Sale San Giovanni fa da cornice alla manifestazione Non solo Erbe.

Enkir, erbe officinali e lavanda sono quindi le colture che ogni anno riescono a far conoscere Sale San Giovanni. Per questo motivo dallo scorso anno il piccolo Comune e la pro loco hanno deciso di chiedere un contributo di appena due euro ai visitatori.

E nel 2022, dal 18 giugno al dieci luglio i turisti e gli amanti della fotografia hanno potuto passeggiare tra i campi di lavanda di Sale San Giovanni, seguendo quattro percorsi panoramici da fare a piedi o in bici: il percorso azzurro, quello arancione, il percorso marrone e il percorso verde. Il percorso arancione, da fare esclusivamente a piedi, era di 9 chilometri; il percorso azzurro di 9.8 chilometri è stato affrontato tanto in bici quanto a piedi. Stessa modalità per il percorso marrone di 1,1 chilometro e per quello verde di 7.5 chilometri.

E non solo, perché grazie alla collaborazione tra aziende, amministrazione e pro loco i visitatori hanno potuto fare visite guidate tra i campi, le chiese e i monumenti principali del piccolo borgo.

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