Itinerario a piedi per scoprire Pavia

pavia14Visitare Pavia in un giorno. Sì, si può. Perché ila città della Lombardia, incastonato tra il fiume Ticino, la confluenza nel Po e Milano, ha un centro piccolo. La cittadina affonda le sue origini all’epoca delle tribù preromane, dalle quali è stata fondata. Successivamente è diventata città romana con il nome di Ticinum. Capitale del regno longobardo, dal  Medioevo Pavia è sede di una delle più antiche università italiane. La città è stata fortificata fino al 1872, quando i bastioni sono stati trasformati in viali e giardini pubblici; gran parte delle mura, però, è sopravvissuta fino al 1901, quando è stata abbattuta per costruire i viali di circonvallazione.

pavia4Dedita all’agricoltura, in particolar modo viticoltura, risicoltura e cerealicoltura, Pavia è una delle tappe sulla via Francigena, cammino di pellegrinaggio per Roma. E non solo, perché in via Ugo Foscolo, 11 (casa Cornazzani) ha abitato per circa un anno (nel 1894) il quindicenne Albert Einstein con la sua famiglia. Lo stesso centro ha ospitato Alessandro Volta negli ultimi anni della sua vita.

L’itinerario inizia dal Borgo Ticino, un borgo fatto di case colorate in riva al Ticino. Appena prima delle case si trova il monumento alla lavandaia, una statua in bronzo dedicata alle donne che nel secolo scorso lavavano i panni nelle acque del Ticino.

pavia 15Davanti il borgo c’è il “Ponte vecchio”, o Ponte coperto. Composto da cinque arcate, completamente coperto e con due portali alle estremità, al centro c’è una piccola cappella religiosa. La costruzione che si può ammirare oggi è in realtà recente dal momento che è stata inaugurata nel 1951 dopo che i bombardamenti della seconda guerra mondiale hanno danneggiato e distrutto la precedente struttura risalente al 1354. In realtà, le prime tracce di questo ponte risalgono al Medioevo, quanto è stato costruito per collegare le due sponde.

In via Ugo Foscolo si trova la casa dello scrittore italiano. Sì perché il padre dei Sepolcri ha abitato in pieno centro storico. Foscolo si è stabilito nella palazzina nel 1808 dopo aver ottenuto la cattedra di eloquenza all’università di Pavia. L’edificio oggi è una proprietà privata e non è possibile visitarlo, ma a testimonianza del passaggio dell’autore c’è un’epigrafe.

pavia16Da via Foscolo si può raggiungere corso Garibaldi, dove si trova la Basilica di S. Michele Maggiore. Nata in età longobarda, nella sua prima antica versione, è stata scenario dell’incoronazione di numerosi Re come Berengario I (888) fino a Federico I Barbarossa, nel 1155. Secondo alcuni studiosi la basilica è stata progettata in modo da convogliare i fasci di luce esterna verso la zona absidale, che si presume ospitasse le incoronazioni. All’interno della struttura le decorazioni richiamano simboli che leggenda vuole abbiano significati esoterici.

In piazza del Lino si trova invece la cupola Arnaboldi. Costruita tra il 1879 ed il 1882 dal conte Bernardo Arnaboldi Gazzaniga, il palazzo nasce come centro delle attività commerciali.  È stata così costruita la cupola che è stata inserita in una piazza interna ottagonale collegata a Corso Strada Nuova e a Piazza del Lino grazie ad una elegante galleria corredata da una cupola in vetri conosciuta oggi con il nome di Cupola Arnaboldi.

Appena dietro la “Piazza Grande” e quindi alla fine di via Omodeo, si trova una piccola piazza che ospita la basilica della città.  E non solo. Perché il Duomo è l’edificio rinascimentale più imponetene del centro.  Conosciuta come Cattedrale di Santo Stefano e Santa Maria Assunta, il cantiere per la chiesa viene alzato intorno alla seconda metà del ‘400. La prima pietra è stata infatti posata nel 1488 ma per la chiusura definitiva del cantiere si è dovuto attendere fino al 1933. Dopo il crollo della torre civica (di cui oggi si possono vedere i ruderi accanto al Duomo), avvenuto Il 17 marzo  1989, la cattedrale è stata nuovamente oggetto di un lungo restauro a causa dei problemi strutturali causati dal crollo e solo il 4 ottobre 2012 è stata riaperta al pubblico ed ho potuto inserirla tra i monumenti da visitare a Pavia in un giorno.

A

sud di piazza della Vittoria si trova il Palazzo del Broletto che, risalente al XII secolo, nasce  come sede vescovile per volontà del vescovo San Damiano. Il palazzo è stato poi utilizzato dalle istituzioni per le assemblee cittadine fino ad arrivare ai giorni nostri in cui è sede dell’ufficio informazioni turistiche e ospita nelle sue sale varie istituzioni culturali cittadine oltre ad uno spazio per le arti contemporanee.

pavia13Piazza della Vittoria si presenta con una forma rettangolare delimitata da diversi palazzi tre-quattrocenteschi. Qui si svolgono le principali attività mondane grazie anche ai portici ricchi di locali dove, durante il giorno ed ancor più la sera, ci si incontra per bere qualcosa. Detta anche “piazza Grande” dai pavesi, Piazza della Vittoria, oltre ad essere la principale piazza del centro storico di Pavia, rappresenta il cuore pulsante della città. Sotto la piazza si trova inoltre un mercato sotterraneo che, dalla metà del secolo scorso, sostituisce l’antico mercato all’aperto che veniva allestito all’aperto.

pavia7Costeggiano la biblioteca e il Museo di storia naturale si intravedono in lontananza le due torri. Pavia  era infatti conosciuta con il nome di “citta delle cento torri”; se ne contavano ben 78 ed oltre allo scopo difensivo erano usate come simbolo di potere nella continua rivalità tra le famiglie del centro storico che si contendevano il controllo delle istituzioni. Le più importanti sono sicuramente le tre di piazza Leonardo da Vinci, nei pressi dell’università.

 

Non lontano dalla Basilica di San Pietro in Ciel d’Oro, si staglia il Castello Visconteo, sede dei Musei Civici. Il castello è datato 1360 e sotto la dinastia dei Visconti, era anche dotato di un parco di caccia che dal centro storico arrivava fino alla Certosa di Pavia. Nelle sue sale sono ospitate diverse esposizioni che compongono il complesso dei Musei Civici, tra cui un museo archeologico, una pinacoteca ed una sezione dedicata alla scultura moderna. I musei sono visitabili singolarmente o in toto grazie ad un biglietto cumulativo.

Scendendo da piazza Petrarca e inoltrandosi in via XX settembre, si trova la chiesa di Santa Maria del Carmine, considerata uno  degli esempi più belli dell’architettura del gotico lombardo. Commissionata dal conte Gian Galeazzo Visconti, i lavori sono iniziati nel 1374 e sono finiti solamente nel 1461 ed oggi, dopo un recente restauro, è sicuramente uno dei principali monumenti del centro storico di Pavia. Tanto la facciata d’ispirazione romanica con il suo rosone in cotto ed i suoi pilastri, quanto l’interno ricco di affreschi e dipinti, ne fanno una tappa da non perdere.

Il tour termina nei pressi della stazione, e più precisamente in piazza Minerva, dove si incontra la statua dedicata ad Atena. Opera dello scultore siciliano Francesco Messina e completata nel 1938, La Minerva è una statua rappresentante la dea Athena, secondo la mitologia greca, posta nell’omonima piazza che rappresenta anche una porta d’accesso virtuale al centro storico di Pavia. Molte le leggende e le curiosità che girano attorno alla statua di Messina che, tra i diktat del regime fascista e le piccole difficoltà incontrare, avrebbe  dovuto accettare compromessi.

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