
Cadono per 114 metri nel parco Regionale delle Serre, nel territorio di Bivongi. Così le cascate del Marmarico, che nascono dalla fiumare Folea, bagnano il territorio in cui risiede uno dei borghi più antichi al mondo in cui il silenzio della natura è rotto dal rumore dell’acqua.

Siamo in piena Vallata Bizantina dello Stilaro dove si trova una delle “meraviglie italiane”. In occasione del 150 anniversario dell’Unità d’Italia è stata realizzata una sorta di classifica nata per racchiudere tutte le bellezze italiane. Tra loro appaiono le cascate, le più alte della Calabria, che in quattro salti arrivano nella piccola laguna ai loro piedi. Qui si avvicinato le libellule blue, le ghiotte, mentre le farfalle svolazzano tra gli alberi.
Il nome delle cascate trae ispirazione dal dialetto del luogo, per il quale marmaricu significa “lento” o “pesante”. Forse per l’impressione che l’acqua sembri formare filamenti quasi immobili. Per una seconda tesi l’idronimo marmarico deriverebbe da “mar” sumero, che significa lucente e scintillante, oppure dal greco “marmarus” che significa pietra lucida, o dal latino marmoreus che ha lo stesso significato del greco.

Le cascate si possono raggiungere da Bivongi, utilizzando per la prima parte un fuoristrada. Poi dopo circa 20 minuti di auto, si arriva al punto di confluenza tra il Vallone Folea e Ruggiero, da dove si prosegue per il secondo tratto a piedi. Per circa 20 minuti si segue il percorso del Folea. Per completare l’intero percorso a piedi sono necessarie 2 ore di cammino.

Esiste un secondo itinerario dalla località Ferdinandea con circa 2 ore di cammino. Si parte dal sentiero alla sinistra della Villa Ferdinandea segnalato dal GeA (Gruppo escursionisti d’Aspromonte) che all’inizio costeggia il vallone Folea per poi allontanarsi e a questo punto bisogna seguire il percorso dell’antica condotta forzata, quando questa si ricongiunge con un’altra si intraprende il sentiero che scende a valle e attraverso uno stretto sentiero sempre segnalato si scorgerà in più passaggi la visuale della cascata dall’alto. A fondo valle ci si troverà nei pressi del Folea e da lì si proseguirà a piedi per 10 minuti seguendo il primo itinerario che costeggia il torrente e si giungerà ai piedi della Cascata del Marmarico.

Una volta arrivati ai piedi della cascata sulla sinistra è percorribile un breve sentiero per giungere alla seconda balza, e da lì alla terza balza arrampicandosi sulla destra per un brevissimo tratto. Poco a valle delle Cascate del Marmarico passa il “Sentiero del Brigante“, itinerario per escursionisti di lunga percorrenza, individuato e realizzato dal GeA.