A Caithness, lungo la costa più a nord della Scozia

Foto di Dalila Moreira su Unsplash

È uno dei luoghi più incontaminati della Scozia la costa di Caithness. Il nome, che deriva dalla lingua antica dei Pitti e dal norreno, significa promontorio dei Pitti. Oggi è il punto più a nord della Scozia, almeno sulla terraferma visto che a latitudini più alte si trovano le isole Shetland e le Orcadi.

Lungo strade deserte, in particolar modo nella stagione invernale,  il vento freddo sferza la costa, mentre si incrociano punti panoramici a picco sul mare e piccoli paesi.

Il Caithness, famoso per i Bogs e i Peath bogs, ovvero per le paludi e le torbiere, è conosciuto come The Flow Country e richiama decine di turisti che fanno visita ad alcune delle attrazioni più belle della zona: il faro di Dunnet Head; le Stacks of Duncansby; le Whaligoe stepse The Grey Cairns of Camster.

Il punto più settentrionale della zona è Dunnet Head, famoso anche per la presenza di un faro solitario. A soli 16 chilometri di distanza da Thurso, una delle principali città della regione, il faro è stato costruito nel 1831 dal nonno dello scrittore Robert Louise Stevenson. Alta 105, la costruzione ogni anno diventa “orfana” dei vetri. Il Pentland Firth, il braccio di mare che collega l’Atlantico al Mare del Nord, scaglia diversi sassi che infrangono i vetri della struttura.

Nelle vicinanze si trova una delle spiagge più amate della Scozia: Dunnet bay. La baia,  che si estende per più di 2 miglia,  è riparata dalle intemperie e per questo motivo richiama diverse persone che qui si dedicano a diverse attività all’aria aperta.

Foto di Chris su Unsplash

La porta per le Orcadi si trova a nel porto di Scrabster piccolo villaggio che dista pochi chilometri da Thurso. Da qui parte infatti la Victoria walk, ovvero un sentiero di circa 3,5 chilometri che, costeggiando il mare, conduce fino a Scrabster. Creato nel 1882, il sentiero permette di conoscere diversi punti della zona.  Da Thurso parte inoltre la North Coast 500, una delle strade panoramiche più belle della Scozia.

Proseguendo verso est si arriva fino al villaggio di John O’Groats, il cui nome deriverebbe secondo gli storici dall’olandese Jan de Groot, il primo traghettatore a ottenere il permesso di navigare verso le isole Orcadi, alla fine del XV secolo. Tuttavia per i locali il nome deriverebbe da un’antica moneta d’argento scozzese, ovvero il groat, il prezzo della traversata. Nel porto si trova inoltre “End of the road”, ovvero il punto in cui finirebbe qualsiasi strada della Scozia.

Foto di Lasma Artmane su Unsplash

A poche miglia si trova Duncansby head, un promontorio che affaccia sulle scogliere di 60 metri, mentre il faro sulla sua sommità osserva placido il mare. A poca distanza si trovano inoltre delle particolari formazioni rocciose che si innalzano dal mare: le Duncansby stacks.

Foto di Jack White su Unsplash

Un’altra delle città più grandi della zona è Wick, il cui nome deriva dal norreno Vik (baia). Nata a cavallo del fiume omonimo, Wick ancora oggi conserva le tradizioni di un piccolo villaggio costiero, tanto che  fino anni ’30 l’economia dell’intera zona si sorreggeva con la pesca delle aringhe. Tuttavia con il tempo questa attività ha conosciuto un lento declino, ma con la scoperta del petrolio nel mare del Nord la cittadina si è ripresa e oggi vanta diversi parchi eolici off shore. La cittadina è famosa per “ospitare” la strada più corta del mondo: Ebenezer Place di appena due metri. Appena fuori dal centro si trovano le rovine dell’antico castello di Wick. Costruita nel XII secolo per volontà di Harald Maddadson, re di Norvegia, la fortezza sorge su un dito di roccia che è protetta su tre lati dalle scogliere che si gettano a picco nel mare.

Lungo la strada verso sud si trovano inoltre le Whaligoe Steps, una scalinata composta da 330 gradoni, risalenti al XVIII secolo e The Grey Cairns of Camster, due costruzioni che appaiono come due cumuli di macerie dal colore grigio chiaro su uno sfondo di erica.

Foto di Robert Greinacher su Unsplash

Mentre di fronte alla scalinata si trova un parcheggio per il Cairn of Get, le rovine di un luogo sacro caratterizzato da un lungo tunnel d’ingresso e una camera circolare.

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