In Val di Chiana: tra vigneti, colline e “leopoldine”

Si estende per ettari con i suoi 500 chilometri quadrati di vitigni e colture. E la Val di Chiana accompagna lo sguardo del turista in un arcobaleno di colori che vanno dal giallo dei vitigni durante l’autunno, al verde dei prati nella stagione estiva, fino ad arrivare al marrone dei campi appena arati. La zona corrisponde a quella dell’antico bacino Clanis Aretinum, ricordato da Plinio il Vecchio. Deve il suo nome all’antico fiume di Chiani (Cianis), corso d’acqua che, nel corso della storia è diventato famoso per i suoi i continui stravolgimenti del territorio, tanto da “invertire” il corso originario per gettarsi nell’Arno invece che nel Tevere.

La valle si estende in tre regioni: Lazio, Umbria e Toscana. In area toscana si  divide tra le provincie di Arezzo e Siena. Oltre a essere ricca di sorgenti termali, la valle è famosa per la carne Chianina e per il vino Nobile che viene prodotto in questa terra collinare.

Nel corso del medioevo, le Città-Stato che hanno operato maggiormente nella valle sono state Orvieto, Arezzo, Perugia, Siena e Firenze che hanno affrontato il grande problema del progressivo impaludamento della zona a valle. L’intervento di bonifica si deve a Pietro Leopoldo che nel XIII secolo ha avviato opere di risanamento che hanno fatto diventare la valle una terra ricca di aree agricole.

E l’eliminazione delle paludi ha aperto nuove possibilità di vita, ne sono oggi storica ed elegante testimonianza le cosiddette “leopoldine“, i casali realizzati già a partire dal ‘600 per offrire ai coloni un’abitazione decorosa. Oggi le Leopoldine sono simboli dell’architettura rurale del territorio. Dopo l’ultimo intervento del 1972 nell’ alta valle del Foenna, nel 1996 è stata approvata l’istituzione di un’area naturale protetta per il lago di Chiusi.

La Valdichiana, a partire dal suo confine orientale, diventa una terra fertile e popolata grazie alla bonifica voluta dai Medici – Lorena e completata nel XVIII secolo.

Considerata il granaio dell’Etruria, grazie alla fertilità del suolo e alla ricchezza delle sue coltivazioni, oggi la valle è terra di colture, di olio e uliveti, di vini pregiati e di piatti tipici. Come quelli realizzati con la chianina, una delle più antiche razze bovine d’Italia. Tra i borghi da visitare e in cui perdersi consiglio Montepulciano e Chianciano Terme.

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