Lungo il Sentiero dei grandi alberi

Da una parte c’è il Sentiero dei grandi alberi, un percorso che si snoda lungo una “traccia” sulla quale si affacciano nove piante plurisecolari, dall’altra c’è Morterone, un piccolo Comune che dal 1988 è un museo a cielo aperto. Il tutto in un luogo incontaminato incastonato tra valli, montagne e laghi.

Proprio qui si trova il Sentiero che, curato dall’Ersaf, è come se volesse “omaggiare” le nove piante che qui giacciono da secoli. E con loro anche il progetto del grande museo di arte contemporanea a cielo aperto che, partito  nel 1988 grazie all’associazione Amici di Morterone, porta sul territorio decine di artisti italiani e stranieri che qui hanno deciso di lasciare un omaggio.

  1. MORTERONE E L’ARTE
  2. COME ARRIVARE
  3. IL SENTIERO DEI GRANDI ALBERI
  4. DATI TECNICI

MORTERONE E L’ARTE

A due passi dalla piazzola dell’elisoccorso di Morterone si trovano decine di opere di arte contemporanea che spiccano tra le case dei 33 abitanti che qui abitano, almeno stando ai dati Istat del 2022. Il progetto, come scritto sul sito  “nasce dalla concezione poetico-filosofica della Natura Naturans del poeta Carlo Invernizzi”.

Una visione che intende mettere al centro della “speculazione” filosofica l’uomo e il contesto in cui vive. Da qui le installazioni di Gianni Asdrubali, Francesco Candeloro, Nicola Carrino, Lucilla Catania, Carlo Ciussi, Gianni Colombo, Igino Legnaghi, François Morellet, Pino Pinelli, Bruno Querci, Ulrich Rückriem, Nelio Sonego, Mauro Staccioli, Niele Toroni, David Tremlett, Grazia Varisco, Michel Verjux e Rudi Wach. Mentre la sala espositiva del Palazzo municipale, ha ospitato le mostre di  Rodolfo Aricò, Alan Charlton, Dadamaino, Riccardo De Marchi, Lesley Foxcroft, Mario Nigro, Günter Umberg e Elisabeth Vary.

COME ARRIVARE

La strada per raggiungere Morterone e la valle all’ombra del Resegone, è quella che salde da Ballabio. Si tratta di 14 chilometri di curve e tornanti su una carreggiata spesso molto stretta. Attenzione dunque quando salite. Il percorso, che potrebbe far rivoltare lo stomaco, tuttavia è capace di regalare un magnifico panorama, visto che dalla strada si vedono le valli e i laghi della zona.

IL SENTIERO DEI GRANDI ALBERI

Una volta arrivati parcheggiate l’auto nei pressi della fontana che si trova a pochi passi dalla piazzola dell’elisoccorso. Il sentiero, che parte a mille metri di altezza dal livello del mare, è ben segnalato e si sviluppa tendenzialmente in piano, a parte alcune salite nel bosco. La foresta regionale “Monte Resegone”, la cui superficie è di 690 ettari divisa in due aree: il Resegone e la Costa del Palio, è una delle 20 foreste della Regione Lombardia, gestita dall’Ersaf.

In località Frasnida, dove giacciono vecchie costruzioni con il tetto spiovente in pietra, si trovano un faggio secolare, testimonianza dell’abbandono della pastorizia nella zona. I prati per l’allevamento hanno gradualmente lasciato spazio ai boschi che anno dopo anno hanno iniziato ad avanzare. Si trovano inoltre una betulla e Frassino.

Lungo la salita, sempre nel bosco e sotto le fronde degli alberi, ci si imbatte in una faggeta secolare dove poter trovare ristoro. Qui, a 1.300 metri di altitudine si apre la strada verso il Poncione prima (con i suoi tre faggi e l’acero) e il Cul Volt in un secondo momento. Nonostante la presenza di fontane, non abbiamo trovato acqua. L’area, caratterizzata dalla presenza di rocce calcaree, è ricca di faggi anche di forme particolari.   

Una volta superata l’area si esce dal bosco e si arriva fino ai prati della Costa del palio. Qui c’è un bivio, la strada bianca di sinistra porta al Rifugio del Grande Faggio, quella di destra invece verso la valle. Noi abbiamo preso la seconda e abbiamo quindi iniziato la via del ritorno che si trova tutta su carrabile. Lungo il tragitto si incontrato altri alberi secolari che si innalzano dal ciglio della strada, come il faggio in località Piano di Costa che misura 137 centimetri di diametro.

DATI TECNICI

Partenza e arrivo: Morterone Centro, parcheggio – quota 1.085 metri;

Dislivello totale: 300 m in salita, altrettanti in discesa

Lunghezza totale: 7,2 km ad anello

Tempo di percorrenza: 3 ore per itinerario principale, 5.30 con le varianti

Difficoltà: Facile

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