

C’è magia a Edimburgo. O almeno nella città raccontata da J. K. Rowling nella saga dedicata a Harry Potter. Perché le strade, gli angoli, i vicoli anzi i close della capitale della Scozia, sono i luoghi che hanno ispirato la scrittrice nella creazione della saga dedicato al mago più famoso del mondo.

È fiera della sua origine operaia Glasgow, la città di origine vittoriana più grande di tutta la Scozia. Perché la città che ha fatto delle industrie il suo vero e proprio punto di forza, ha avviato diverse trasformazioni. Così dopo essersi smarcata dal passato industriale che a seguito della crisi economica ha portato disagio sociale…

Si trova a Stirling la maggior parte del patrimonio storico della Scozia. Perché la cittadina costruita sulla collina circondata dal fiume Forth ha resistito. Ai romani, agli inglesi e ai giacobini. Stirling è dunque depositaria della storia dell’intera Scozia, tanto da guadagnare il nome di Porta delle Highlands e di far diffondere tra la popolazione…
— Jack Kerouac
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La baia del Bogn è l’angolo della Thailandia sul lago di Iseo. Sì, perché ad appena un’ora da Milano si trova l’orrido che, fatto di colori brillanti e bellezze mozzafiato, è un paradiso tropicale “rubato” alla Thailandia.

C’è un bellissimo bosco di taxodi o tassodi a Paratico. Qui dove il fiume Oglio incontra il lago d’Iseo si trova un luogo ricco di fascino che sembra essere stato rubato ai racconti del terrore.
Ad appena un’ora da Milano si può infatti raggiungere quello che viene chiamato “bosco della Florida“.

Il Kinkaku-ji o Tempio del padiglione d’oro (più spesso semplicemente “Padiglione d’oro”) è il reliquario di Rokuon-ji. Sotterranei a parte, l’intero padiglione è ricoperto di foglie d’oro puro.
Per questo motivo l’edificio è spesso paragonato al Ginkaku-ji, il Tempio del padiglione d’argento, anch’esso situato a Kyoto.

“L’isola in cui convivono uomini e dei” è un luogo sacro da quando vi è stati costruito il santuario di Itsukushima nel 593 d.C. (ma gli edifici risalgono al XII secolo). Questo santuario, dedicato alla dea custode dei mari, ha la caratteristica di essere stato costruito in parte nel mare, con edifici su palafitte e un torii a poche decine di metri al largo.
L’isola di Miyajima è stata inserita nell’elenco dei Patrimoni dell’umanità dell’Unesco.