
Con la sua pianta a stella copre sette ettari di terreno e permette di osservare piante di bambù di specie diverse. È il Labirinto della Masona, il parco culturale che, progettato da Franco Maria Ricci con gli architetti Pier Carlo Bontempi e Davide Dutto, ospita un dedalo di piante e spazi culturali per più di 5.000 metri quadrati e 200mila piante di bambù divise in oltre 20 specie diverse.

Qui è possibile ammirare la collezione d’arte di Ricci, fatta da oltre 500 opere del Cinquecento al Novecento, e la biblioteca dedicata ai più illustri esempi di tipografia e grafica. E non solo, dato che si può passeggiare tra la storia dell’arte e imbattersi nelle opere di Giambattista Bodoni e la produzione di Alberto Tallone.
Nel dedalo di corridoi di bambù, dove si possono trovare pannelli esplicativi sulla storia dei labirinti dal mito di Creta, passando per il Medioevo e il Rinascimento, i visitatori possono “perdersi” e ritrovarsi al centro dell’area dove sorge una piazza di duemila metri quadrati contornata da porticati e ampi saloni. Davanti la piazza si trova una suggestiva cappella a forma di piramide che ricorda il labirinto come simbolo di fede.
Il museo, che fa parte dell’Associazione dei castelli del Ducato di Parma, Piacenza e Pontremoli, si trova a Fontanellato, in provincia di Parma.
L’idea della realizzazione del labirinto arriva da lontano, e più precisamente negli anni Ottanta, quando Ricci incontra Jorge Luis Borges, scrittore argentino che per la casa editrice di Ricci ha diretto la collana La Biblioteca di Babele. L’idea tuttavia inizia a prendere forma all’inizio degli anni Duemila, a seguito dell’incontro con Davide Dutto, studente torinese di architettura.
Il giovane propone infatti un progetto editoriale nato per ricostruire con l’uso di nuovi software, l’isola di Citera, il luogo descritto nell’Hypnerotomachia Poliphili, opera pubblicata a Venezia nel 1499 da Aldo Manuzio.
E sono proprio le immagini realizzate da Dutto a far partire l’idea del labirinto, tanto che nel 2005 viene elaborato il progetto definitivo, che prevede la costruzione nella tenuta di Ricci vicino a Fontanellato di un labirinto in bambù e di edifici che potessero ospitare la collezione d’arte.

Per realizzare il dedalo Dutto si è ispirato ai labirinti raffigurati in due mosaici romani, uno conservato al Museo del Bardo, l’altro al Kunsthistorisches Museum di Vienna. Ha così creato un modello innovativo nel quale ha introdotto lo schema del labirinto romano trappole e bivi, mentre il perimetro a forma di stella a otto punte, ricorda a tratti le città fortificate come Palmanova o Sabbioneta.
Gli edifici sono invece stati realizzati dall’architetto di Parma Pier Carlo Bontempi. Nell’estate del 2005 il labirinto inizia a prendere forma, grazie alla piantumazione dei primi bambù, mentre nel 2010 vengono avviati i lavori per la costruzione degli edifici. L’opera termina nel 2015, e il Labirinto della Masone viene inaugurato il 29 maggio.








