Sulle tre Cime di Lavaredo, il simbolo delle Dolomiti

Sono le montagne più conosciute e più fotografe del mondo. Perché loro, le tre Cime di Lavaredo spiccano in Alta Pusteria in Alto Adige al confine tra l’estremo nord della provincia di Belluno e della provincia autonoma di Bolzano.

Le “tre dita di dolomia” si innalzano sulla valle e si sollevano verso il cielo. I tre massicci, la Grande, che è quella centrale di 2.999 metri; la Cima Ovest di 2.973 metri; e la Piccola di 2.857 metri, richiamano ogni anno migliaia di turisti e amanti della montagna che qui possono vivere diverse esperienze: dal trekking all’arrampicata. Fino alle normali passeggiate per degustare piatti tipici nei rifugi presenti sul percorso. Per questo motivo gli accessi in auto sono stati contingentati e per raggiungere il rifugio Auronzo da cui partono i sentieri è necessario prenotare la navetta e il parcheggio. I più coraggiosi partono a piedi o in bicicletta dal lago di Misurina e affrontano la lunga salita per arrivare alle regine del territorio.

Le Cime fino al 1752 sono state “gestite” dal comune di Auronzo, in un secondo momento la competenza è stata suddivisa. Ecco che la parte settentrionale è gestita del comune di Dobbiaco, quella meridionale del comune di Auronzo. Le tre Cime sono state tuttavia interessata dalle battaglie della Prima guerra mondiale. Ancora oggi è possibile scorgere trincee e gallerie.

L’escursione parte dal rifugio Auronzo da dove parte il sentiero 101. In poco tempo seguendo il tracciato che ha un andamento pianeggiante si raggiunge la chiesa dedicata a Maria Ausiliatrice e poco dopo il rifugio Lavaredo (2344 m). Da qui si può proseguire  a sinistra lungo il sentiero che taglia diagonalmente i depositi alla base della Torre Piccola di Lavaredo (2857 m) o proseguire lungo una strada sterrata fino alla Forcella Lavaredo, alternativa lunga ma molto più agevole. E qui, sarà possibile ammirare la bellezza delle cime e il panorama, fatto dal Teston Rudo (2737 m), la Croda dei Rondoi (2800 m), la Torre dei Scarperi (2687 m), il Monte Mattina (2464 m), la Torre Toblino (2617 m) a il Sasso di Sesto (2539 m) ai piedi del quale si vede il rifugio Locatelli.

Si può poi proseguire verso il giro completo o verso il sentiero che conduce al rifugio Locatelli. Qui affacciandosi è possibile scorgere piccoli laghetti alpini.

DATI ESCURSIONE

Distanza: 9.62 km

Dislivello: 288 m

Tempo: 3.23 h

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