A piedi in Valtellina. Trekking in Val di Mello tra acqua cristallina e prati verdi

Prati verdi, case di pietra e acque cristalline. Siamo nel Yosemite Park d’Italia: la Val di Mello. Posizionata nel comune di Ardenno, frazione di Val Masino, la valle si trova al confine con la Svizzera. L’inconfondibile forma del Badile, del Cengalo e le cime della Bondasca sono le vette principali che la separano dalla Val Masino. A due ore da Milano, la provincia di Sondrio offre un sentiero facile e veloce adatto per le famiglie e soprattutto per i bambini.

La valle, il cui nome  deriva dalle alte placche di granito, non solo è circondata da imponenti pareti, ma è arricchita da innumerevoli massi erratici, utilizzati dai boulders che percorrono anche migliaia di chilometri pur di esser presenti alla manifestazione annuale “Melloblocco”.

Così con i suoi circa 200 metri di dislivello la Val di Mello accontenta proprio tutti: gli amanti della natura, gli appassionati della montagna e gli escursionisti più esperti che possono decidere di affrontare le pareti rocciose per un’arrampicata.

Per godere a pieno dei paesaggi incontaminati arrivate a San Martino piccola frazione di Ardenno, dove un parcheggio di lunga sosta vi permette di lasciare la macchina. Incamminatevi quindi a piedi, tra le piccole strade del borgo e raggiungete il sentiero interno che taglia l’intera cittadina per arrivare al sentiero maestro.  Si parte da quota 916 metri.

Una volta arrivati sul sentiero, farete un breve tratto sull’asfalto, dove dovrete fare  attenzione ai numerosi minibus che fanno la spola dal parcheggio fino all’inizio del sentiero, delimitato da una barra metallica che permette l’accesso agli ospiti del camping all’inizio del sentiero e alle persone che intendono passare il pranzo nella trattoria.

Da qui il tracciato si sviluppa interamente su sterrato e sentiero erboso, percorrendo alcuni tratti al lato del torrente Mello. Il percorso è semplice, ben segnalato, e molto frequentato durante la stagione estiva. A seconda del tipo di escursione che preferite fare, potrete dunque scegliere se tenere la “carrozzabile” oppure inoltrarvi sul sentiero interno che ha maggiori dislivelli.

Dopo una dolce salita, vi troverete davanti al Bidet della Contessa, un piccolo lago in cui nella stagione estiva potrete fare un tuffo, temperatura dell’acqua permettendo. Il lago è circondato dalla vegetazione e contornato da grandi massi, tra i quali ne spicca uno molto alto su cui è possibile arrampicarsi per godere a pieno della bellezza del posto.

Le acque sono di un cristallino color smeraldo, e le baite che popolano la valle sono talmente integrate nella natura circostante da risultare parte integrante del paesaggio, immerse in una realtà quasi bucolica, fuori dal tempo. I massi  sono il risultato di un fenomeno geologico vecchio milioni di anni. Proseguendo la camminata, dopo aver attraversato un ponte, si passa dalla Ca di Carna e più avanti si raggiunge l’agriturismo “Alpe Val di Mello”. Andando oltre si trova il rifugio Luna Nascente dove è possibile pernottare o semplicemente riposarsi. Dal parcheggio occorrono 40 minuti per raggiungere il rifugio, l’itinerario è per tutti e si svolge su comodo sentiero. Si tratta di una bellissima passeggiata di circa 4,5 chilometri attraversa su sentiero pianeggiante tutta la valle fino al rifugio Rasega alle pendici delle vette più alte della zona.

Se intendete invece misurarvi  con un sentiero più impegnativo, dal rifugio Rasega continuate lungo il percorso. Salite dal sentiero che passa dal bosco e  che conduce prima ad un magnifico belvedere, da cui si può godere di una vista mozzafiato sull’intera valle, poi al rifugio Casera Pioda, a quota 1622 metri. La salita è abbastanza dura con i suoi circa 400 metri di dislivello in 2 chilometri.

In alta quota sono presenti molti itinerari sia escursionistici che alpinistici che si appoggiano al rifugio Allevi-Bonacossa, ma è possibile pernottare anche nel bivacco Molteni-Valsecchi. Entrambi i punti di appoggio sono attraversati dal Sentiero Roma che arriva dalla Val Masino collegandola con i rifugi Omio e Gianetti. La quota di partenza degli itinerari è 1000 metri e si può arrivare fino ai 2600 m e oltre svalicando i passi che portano in Svizzera.

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