Lungo l’Adda, alla scoperta di Trezzo e Calusco

Si incrociano misteri, storia e grandi opere sul sentiero che dalla centrale idroelettrica Taccani porta fino al villaggio operaio di Crespi D’adda. E qui a pochi passi da Trezzo sull’Adda è possibile fare un viaggio nel tempo e nella storia per perdersi nel 1300 e tra le opere di Leonardo da Vinci, per arrivare fino al 2018 quando il piccolo borgo, nato sulle sponde del fiume, è diventato una città.

Situata a est di Milano e al confine con le province di Bergamo, Monza e quella della Brianza, Trezzo oggi conta circa 12mila abitanti e regala sentieri e un percorso ciclo pedonale che riesce a raccontare la storia del territorio.

Il tragitto conduce lungo la Martesana, il naviglio tanto caro a Leonardo che unisce diversi luoghi delle province lombarde. Tuttavia seguendo la pista è possibile fermarsi in ogni punto e decidere di tornare indietro.

Il sentiero parte dalla centrale idroelettrica. Si tratta di una struttura realizzata alla fine dell’Ottocento, come emerge dalla facciata in stile Liberty che sembra fare l’occhiolino alle produzioni cinematografiche del 1920. Oggi l’impianto è uno dei più visitati della Lombardia, tanto da ospitare un museo virtuale dedicato all’energia rinnovabile studiato per famiglie e bambini di ogni età.

Funzionante già dal 1906, la centrale è stata fortemente voluta da Cristoforo Benigno Crespi ed è stata progettata da Gaetano Moretti e seguito nella parte tecnica da Alessandro. L’impianto nasce per fornire energia al villaggio operaio di Crespi d’Adda a seguito dello sviluppo industriale cui l’area è andata incontro.

Tuttavia la centrale arrivata ai giorni di oggi è ben diversa da quella del 1910, visto che inizialmente era caratterizzata esclusivamente da solo due  sale di produzione, una termica con quattro motori a carburante e una idroelettrica con dieci turbine.

Il progetto, unico nel suo genere, ha sempre sfruttato la porta di più di 200 metri cubi d’acqua al secondo, che l’Adda ha garantito quasi costantemente, senza la necessità di condotte forzate. L’impianto si completa con la diga, realizzata per restituire l’acqua.

Oggi la centrale funziona con le sue sei turbine, e una struttura rinnovata e perfezionata,  gestita da Enel Green Power. Gli interni, che comprendono la sala liberty, la sala delle turbine con sezione dei generatori non funzionanti, raccontano l’arte e l’architettura tipica dello stile liberty, mentre le stanze occupate dalle macchine in funzione possono essere visitate. Qui campeggiano computer di ultima generazione, mentre le proiezioni raccontato le storie di personaggi di un tempo molto lontano.

Il percorso prosegue lungo la pedonale che si dipana nel parco Adda Nord, lungo la sponda sono visibili il castello Visconteo e paesaggi naturali di grande bellezza. Sembra infatti di vivere in un quadro di Leonardo e sembra rivedere i paesaggi che fanno da sfondo ai dipinti dell’artista, come i Tre corni che avrebbero fatto da sfondo per il quadro della “Vergine delle Rocce”.

Lungo il fiume si incrociano porticcioli, dighe e alzaie, anse, la falesia sull’Adda, centrali elettriche e il bel ponte di San Michele. Il tutto in un itinerario di undici chilometri.

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